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Avola, gli negano il contributo: danneggia gli uffici

Un trentatreenne si è scagliato contro la porta dell’ufficio Servizi sociali, dopo che il personale non gli ha concesso un contributo economico. Sul posto la polizia che ha denunciato l’uomo

AVOLA. È stato ancora una volta l’ufficio ai Servizi sociali di via Mazzini lo scenario della protesta conclusa poi con una denuncia penale per il reato di danneggiamento aggravato di beni pubblici, lunedì mattina, il cui autore è stato un disoccupato avolese, sposato con figli, con precedenti penali specifici e reati contro il patrimonio e detenzione di sostanze stupefacenti. Uno dei tanti che ogni giorno vanno a bussare alla porta dei Servizi sociali del Comune o a quella del sindaco Luca Cannata per chiedere assistenza in forma quasi sempre economica per le difficoltà in cui versano le proprie famiglie. Così lunedì mattina S.G., 33 anni, è tornato nell’ufficio a chiedere un altro contributo. Ma questo volta le assistenti sociali, considerato il recente contributo erogatogli con il pagamento di una bolletta della luce (600 euro), hanno negato qualsiasi sua richiesta. L’uomo a questo punto non ha voluto sentire ragioni, scagliandosi prima verbalmente contro il personale dell’ufficio e poi in uno scatto d’ira sferrare dei pugni sulla retro-porta di ingresso in vetro, rimasta comunque in parte danneggiata e scheggiata. Per portare l’uomo alla ragione, dopo che continuava a inveire contro il personale dei Servizi sociali, è stato necessario fare intervenire sul posto gli agenti di polizia. Infatti, a bloccare l’ira di S.G. sono stati due agenti delle Volanti del Commissariato di Avola, giunti sul posto a seguito della segnalazione arrivata dal Comune. All’uomo, è stato poi riferito dal personale, viene erogato anche un contributo mensile di 200 euro per l’affidamento del figlio minore, erogato attraverso una parente affidataria del bimbo. Per l’uomo, comunque, dopo le formalità di rito negli uffici del Commissariato di via Siracusa è scattata la denuncia per il reato di danneggiamento aggravato di beni pubblici. Ai Servizi sociali, comunque, non è la prima volta che vengono allertate le forze dell’ordine per motivi di sicurezza e incolumità fisica degli operatori socio-assistenziali. In questi giorni sono in molti a tornare a bussare alla porta dei Servizi sociali o dal sindaco, tornato ieri da una breve vacanza ma alla prese subito con il grave problema sociale dei senza lavoro e i tanti casi di indigenza e povertà ai quali, come dichiarato dall’assessore Enzo Campisi ”non si riesce a dare risposte a tutti per l’esiguità dei fondi e per la situazione finanziaria di precarietà in cui versa il Comune”. 

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