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La donna trovata morta in mare a Siracusa,
esame del «Dna» per identificarla

SIRACUSA. Il pubblico ministero Caterina Aloisi ha disposto l'esame del Dna per stabilire con certezza l'identità della donna il cui cadavere è stato rinvenuto venerdì pomeriggio da due sub nella baia di Santa Panagia. L'incarico sarà ufficializzato domani mattina al medico legale Francesco Coco il quale dovrà anche eseguire l'autopsia per sgomberare il campo da ogni dubbio sulla causa della morte. Il consulente della Procura dovrà prelevare liquidi biologici per verificare attraverso il test del Dna se il cadavere appartiene alla donna cinquantenne, affetta da depressione, di cui il marito ha denunciato la scomparsa lunedì scorso.
Il riconoscimento ufficiale condotto ieri mattina all'obitorio dell'ospedale «Umberto I» non è andato a buon fine in quanto sia il corpo che soprattutto il viso si presentano in avanzato stato di decomposizione e lo stesso volto è ricoperto da tumefazioni che con ogni probabilità, secondo un primo accertamento del medico legale, sono state provocate dal continuo battere contro la scogliera. Per il riconoscimento formale all'obitorio si sono presentati il marito della donna e due parenti ma l'uomo non ha retto all'emozione e ha delegato i familiari ad effettuare il riconoscimento.


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