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"Muscatello" di Augusta,
Fruciano: climatizzatori guasti

AUGUSTA. Condensa che piove giù dai climatizzatori dal tetto dei reparti di Pediatria e Chirurgia dell’ospedale «Muscatello». Così si presentavano ieri mattina le stanze dei reparti, ma anche dei medici al primo piano del nosocomio augustano dove i condizionatori gocciolavano in maniera anche abbondante sul pavimento. A denunciarlo è il responsabile del tribunale per i diritti del malato, Domenico Fruciano che ha già chiesto un incontro con il direttore generale dell’Asp, Salvatore Brugaletta e nell’attesa chiede di sapere perchè si è verificato il disservizio e che si proceda con la risoluzione del problema che non sarebbe nuovo ma si ripresenta ogni anno, soprattutto quando fa particolarmente caldo. E a farne le spese sono i pazienti costretti anche a spostare i letti per non bagnarsi, con il rischio anche di scivolare sul pavimento. «Ieri il personale del nosocomio - ha aggiunto Fruciano - ha dovuto posizionare sul pavimento delle lenzuola per cercare di tamponare e asciugare l’acqua che viene giù dell’impianto di climatizzazione anche nelle stanze dove ci sono computer e attrezzature. Visto che è un problema che si ripresenta ogni anno vorrei sapere quanto spende l’Asp per mandare ogni volta i tecnici e se, forse, non sarebbe il caso di ripristinare il vecchio impianto di climatizzazione che non dava questi problemi? L’Asp dice che l’impianto funziona bene, ma basta farsi un giro per vedere che così non è». Ieri mattina alcuni tecnici hanno effettuato un primo intervento e l’Asp alcuni giorni fa attraverso il direttore dell’ufficio tecnico, Sebastiano Cantarella, aveva sottolineato la necessità di sensibilizzare utenti e dipendenti su un razionale utilizzo dei locali. «In varie occasioni – ha detto Cantarella - è stato riscontrato che le finestre dei reparti vengono lasciate a lungo aperte mentre i termostati all’interno delle stanze sono stati trovati commutati nella stagione sbagliata ed a temperatura errata. In tali condizioni gli effetti del condizionamento non solo risultano vanificati ma l’incremento del tasso di umidità, dovuto all’apertura impropria e prolungata delle finestre, produce lo spiacevole fenomeno della condensa con i conseguenti disagi, disservizi e blocco dell’impianto». Ce.Sa.

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