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Cimitero di contrada Fusco a Siracusa, i visitatori: «Troppi cani randagi»

SIRACUSA. «Il cimitero al suo interno è invaso da branchi di cani randagi». L'allarme è dei tanti visitatori che si recano a rendere omaggio alle tombe dei propri cari al camposanto di contrada Fusco. «Dall'inizio dell'estate la presenza di cani dentro il cimitero è ormai diventata la regola - ha detto Salvatore Aprile - sono visibili all'interno degli stessi campi di inumazione al settore S2, rendendo pericoloso anche avvicinarsi alle lapidi per poter cambiare i fiori. Ho segnalato tutto questo anche ai guardiani presenti all'ingresso del cimitero, ma niente è cambiato». I rischi sono stati evidenziati anche da Michele Occhipinti, che fino a ieri ha notato la presenza di un branco di cani dentro il cimitero. «Invierò una lettera al Comune - ha spiegato Occhipinti - per ripristinare le condizioni di sicurezza e di igiene che mancano ormai da tempo. Non c'è vigilanza all'interno del camposanto ed in caso di attacco di uno di questi cani ci si trova soli ed impotenti».
Ma l'emergenza riguarda anche le condizioni di fatiscenza delle palazzine dove si trovano i loculi, come ha segnalato il vicepresidente della circoscrizione di Neapolis, Giovanni Scala. «Alcuni settori sono stati transennati dopo la caduta di parte di intonaco dai tetti - ha detto Scala - ma da quel momento non sono neanche seguiti i necessari interventi di messa in sicurezza e manutenzione. Inoltre chiediamo la rimozione dello sbarramento in alcuni loculi dove è stato impedito con alcuni paletti in metallo l'accesso ai portatori di handicap che si muovono con la carrozzina».
L'assessore comunale ai Servizi cimiteriali, Silvana Gambuzza ha spiegato che in merito all'emergenza randagismo saranno effettuati già da oggi controlli da parte del personale della polizia municipale per evitare la presenza dei randagi sia all'interno del camposanto che nell'area a ridosso del parcheggio. «Gli interventi di manutenzione dei loculi - ha detto l'assessore - e l'abbattimento delle barriere architettoniche sono stati già programmati». Vi. Cor.

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