PACHINO. I rifugiati politici del centro Sprar al fianco dei pachinesi per la pulizia delle spiagge. È partito, seppur in netto ritardo, il servizio di pulizia delle spiagge e l'amministrazione comunale ha lanciato un modo innovativo di vivere il servizio pubblico: far risaltare un processo di integrazione sociale, oltre al semplice obiettivo della pulizia degli arenili. «C'è un disagio nel territorio - ha raccontato il sindaco, Roberto Bruno - su cui spesso una mala cultura razzista fa leva. Questi ragazzi sono dei rifugiati politici su cui, dal punto di vista umanitario, abbiamo degli obblighi, altrimenti la società va a rotoli».
E sono stati direttamente i migranti maggiorenni del centro Sprar a mettersi a disposizione della comunità pachinese, per dimostrare riconoscenza impegnandosi in attività di volontariato. Così già da ieri il servizio è stato avviato dalla spiaggia di Punterio, pian piano raggiungerà tutti gli arenili della costa pachinese.
È costato 18 mila euro, affidato alla ditta «Difede» dopo una gara d'appalto andata deserta, e coinvolgerà 17 lavoratori: 10 volontari rifugiati politici del centro Sprar e 7 pachinesi forniti dagli elenchi degli uffici dei Servizi sociali. «Siamo consapevoli - hanno dichiarato Bruno assieme all'assessore all'Ecologia, Andrea Nicastro -, che il servizio avrebbe dovuto essere stato fatto prima e per questo chiedo scusa ai cittadini. Ma a causa del nostro insediamento ad estate praticamente iniziata, della gara d'appalto andata deserta e da vicissitudini interne al Comune, tra cui le dimissioni del responsabile del settore, ed anche l'emergenza delle reti idrica e fognaria. Adesso però siamo riusciti a fare partire il servizio e rivolgo un invito ai cittadini alla collaborazione nel mantenimento della pulizia delle spiagge».
Da lunedì è prevista anche l'installazione dei cestini per i rifiuti e nei giorni successivi a San Lorenzo e Ferragosto, sono previsti interventi di pulizia straordinaria.
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