SIRACUSA. Non è stato trovato all'interno della sua abitazione, da dove non poteva allontanarsi essendo sottoposto alla sorveglianza speciale, ma è stato sorpreso a scorazzare in sella ad uno scooter per le vie di Fontane Bianche. È scattata la misura degli arresti domiciliari per Luciano De Carolis, 40 anni, ritenuto dagli inquirenti uno degli elementi di spicco del clan Attanasio, già coinvolto nell'operazione antimafia «Terra Bruciata». L'uomo è stato intercettato giovedì sera da una pattuglia dei carabinieri della stazione di Cassibile e sottoposto ad accertamento. I militari dell'Arma gli hanno contestato anche la guida senza patente. Dell'arresto è stato subito informato il magistrato di turno Antonio Nicastro il quale ha disposto la misura dei domiciliari. Per lo stesso reato Luciano De Carolis era stato arrestato una prima volta il 19 giugno dello scorso anno dagli agenti della squadra mobile che lo sottoposero a controllo in quanto tra i soggetti con l'obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Anche in quella circostanza, nonostante incombesse su di lui il divieto di allontanarsi dalla sua abitazione dalle 20 in poi, i poliziotti lo rintracciarono di notte in via Alessandro Specchi. Luciano De Carolis è ritenuto dagli investigatori attuale presunto "reggente" del clan mafioso denominato «Bottaro-Attanasio» che avrebbe preso il posto di Michele Cianchino, arrestato di recente e sottoposto alla misura dei domiciliari. De Carolis risulta tra i 68 imputati del maxiprocesso «Terra Bruciata» per associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico degli stupefacenti, estorsioni ai danni di operatori economici, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, gioco d'azzardo, scaturito dall'operazione condotta il 13 novembre 2007 da squadra mobile e carabinieri, e tra gli undici che hanno definito la loro posizione giudiziaria con il rito ordinario.
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