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Rete fognaria di Augusta, corsa contro il tempo per i fondi Cipe

AUGUSTA. Ottenere uno stralcio dagli oltre 30 milioni di euro già finanziati dal Cipe per interventi sulla rete fognaria e sulla depurazione delle acque cittadine. È questa la strada più veloce per allacciarsi al depuratore consortile dell’Ias ed eliminare definitivamente gli scarichi a mare, che la commissione straordinaria del Comune intende percorre dopo aver incontrato, nei giorni scorsi, a Palermo, il dirigente dell’Ato idrico, Andrea Figura, e l’ex direttore operativo della «Sai 8», la società che fino a qualche mese fa gestiva il servizio idrico e quindi anche quello fognario.
Per il Comune erano presenti il segretario generale Alberto D’Arrigo, uno dei tre commissari della commissione, Francesco Puglisi e il responsabile dell’ufficio tecnico, Carmelo Bramato, che hanno chiesto conto dello stato dell’arte degli 8 progetti della «Sai 8» per la realizzazione degli interventi già finanziati, ma che risulterebbero incompleti perchè privi delle necessarie autorizzazioni e, quindi, ancora fermi al punto di partenza. «Si è trattato di una riunione interlocutoria per verificare le condizioni per la realizzazione delle opere e superare l’infrazione comunitaria - ha fatto sapere il prefetto della commissione straordinaria del Comune, Maria Carmela Librizzi - si è convenuto di procedere con la possibilità di avere uno stralcio del finanziamento». Sui fondi, finanziati nell’aprile 2012 dal Cipe per oltre 30 milioni di euro e ancora rimasti nel cassetto, incombe il termine massimo del 31 dicembre dell’anno prossimo, quando si dovrebbe quanto meno aver cominciato a realizzare qualche opera pena la perdita dei soldi. Si tratta di un’occasione fondamentale per Augusta che continua ancora oggi a sversare i suoi reflui in mare, ma soprattutto necessaria anche perchè non realizzare un impianto di depurazione, che non significherebbe costruire un depuratore, ma allacciarsi a quello industriale che già esiste a Priolo, comporterebbe già del 2016 sanzioni pesanti da parte delle Comunità europea.
I soldi serviranno per interventi sulla rete fognaria come la costruzione del collettore tra l’Isola e Borgata al depuratore per un importo di quasi 4 milioni e 900 mila euro. 4 milioni e 450 mila euro, invece, dovrebbero servire per il completamento della seconda linea biologica del Comune. 1 milione e 549 per la realizzazione della rete fognaria e 644 mila 906 per il suo completamento, un milione e 939 mila euro per la rete fognaria Monte Tauro-Faro, 3 miloni e 700 mila euro per quella di Campolato e 3 milioni e 600 mila euro per Agnone bagni.

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