PACHINO. L’Asp ha dato l’«ok» e la Residenza sanitaria assistita aprirà i battenti a settembre. Dopo dieci anni di polemiche e lungaggini burocratiche. A darne notizia è stato il sindaco Roberto Bruno, che ha ottenuto garanzie in merito dai vertici dell’Asp 8, a seguito di un sopralluogo nella struttura di contrada Cozzi che da anni è pronta ad ospitare la Residenza sanitaria assistita per lungodegenti, destinata a 60 pazienti.
«Si tratta di un grosso risultato, - ha dichiarato il primo cittadino - poiché si restituisce al territorio della zona sud della provincia un’attenzione importante nel settore della sanità. I nostri territori spesso sono stati penalizzati in ambito sanitario. Aprire una Rsa a Lentini avrebbe significato spostare ancora una volta gran parte dei budget disponibili nella zona nord. Riportare a Pachino la residenza sanitaria assistita significa invece valorizzare una struttura esistente e completa che da anni attende di essere utilizzata, favorendo la nascita di un polo sanitario di importanza provinciale». Per la città è una vittoria, considerata l’ipotesi che circolava nei mesi scorsi, ovvero quella di dirottare l’Rsa nella struttura ospedaliera di Lentini. Ma sin dall’inizio dell’insediamento, sia il sindaco Bruno che l’assessore al Welfare locale, Carmelo Piccione, hanno seguito l’iter per riottenere l’assegnazione del servizio sanitario. L’unico ostacolo che potrebbe saltar fuori è quello legato agli uffici del poliambulatorio del primo piano che tre anni fa sono stati spostati temporaneamente proprio nei locali destinati alla Rsa, a causa del violento incendio che ha colpito la struttura di contrada Cozzi ed in cui sono stati distrutti diversi uffici. «Ritengo che il manager Brugaletta – ha concluso il sindaco – ha fatto bene a riconsiderare la struttura pachinese nella quale, peraltro, sono stati fatti ingenti investimenti per adeguamenti strutturali nei due piani pronti all’uso».
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