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Noto, ambulante si incatena davanti al Comune

NOTO. «Le sole promesse non sono sufficienti a farmi desistere dal proposito di continuare ad oltranza la mia protesta: c'è di mezzo il mio lavoro». Si è spostata in piazza Municipio, a due passi da palazzo Ducezio, la contestazione di Tonino Gialletto, l'ambulante che dall'inizio della scorsa settimana, dopo essere stato sballottato con la sua panineria mobile da una postazione all'altra (da Calabernardo a Lido di Noto), ieri mattina ha scelto come quartier generale piazza Municipio, proprio davanti alla sede del Comune, per dare voce alle sue «sino ad oggi mortificate richieste. Da qui - ha ripetuto più volte, indirizzando lo sguardo verso il portone centrale di palazzo Ducezio - sono certo che sarà più facile sia al sindaco sia ai dirigenti comunali chiamati a esprimersi sulla mia richiesta di concessione del suolo pubblico potersi ricordare di me e dei miei problemi». E così è stato. A mezzogiorno in punto, dopo lo scampanio della Cattedrale, Tonino Gialletto con il suo «Don Camillo», fermo nell'area che schiera palazzo Ducezio e il massimo edificio religioso della città, ha ricevuto da assessori e dirigenti assicurazioni che nel volgere di qualche giorno (e in ogni caso non prima di lunedì prossimo) la sua vicenda tornerà ad essere discussa in commissione competente per l'assegnazione di uno spazio nel piazzale di Lido di Noto. Così Gialletto, appena venti minuti dopo aver dato inizio alla sua prima giornata di protesta in pieno centro, ha posto fine alla protesta avviata sotto gli occhi increduli di centinaia di turisti (qualcuno ha anche fotografato la scena) e monitorata anche dai carabinieri arrivati in piazza Municipio (dove era in allestimento un grande palco per la Tosca in programma stasera) qualche minuto dopo. «Ho protestato contro il lungo silenzio del Comune, reo di non avermi concesso l'autorizzazione per poter svolgere in modo regolare la mia attività prima a Calabernardo, dove ho anche pagato il suolo, e poi nel piazzale di Noto marina. La mia - ha proseguito - è la voce di chi vuole guadagnarsi in modo legittimo un pezzo di pane. Ma a quanto pare sto dando fastidio a qualcuno che continua a ostacolare la mia attività». Poco dopo le tredici, in una piazza Municipio monopolizzata dai turisti, è calato il sipario sulla contestazione. Gialletto le sua assicurazioni le ha avute. Anche se in via provvisoria tornerà a parcheggiare il suo mezzo a Lido di Noto, la vicenda non può dirsi del tutto risolta.

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