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«Sorpreso a navigare su Facebook», comunale nei guai

AVOLA. «Beccato» a navigare su Internet col proprio cellulare durante l’orario di lavoro, nello specifico sul social network di «Facebook». Adesso il dipendente comunale rischia un provvedimento disciplinare da parte dell’amministrazione comunale che potrebbe arrivare, come prescrive il nuovo regolamento comunale dei diritti e doveri del personale comunale, anche alla sospensione temporanea dal servizio o peggio ancora la decurtazione dello stipendio. Nel “punire” il dipendente comunale che «smanettava» con l’IPad pare che il primo cittadino sia intransigente, così come è avvenuto per altri quattro casi di dipendenti “furbi” e fannulloni. Il fatto dell’impiegato in servizio scoperto a condividere e discutere su «facebook» risalirebbe alla settimana scorsa ma la notizia è trapelata nei corridoi di Palazzo di città solo ieri dopo che è stata attivata la commissione comunale di disciplina per valutare il “caso”. Secondo quanto accertato dall’amministrazione comunale, il dipendente durante l’orario di lavoro, quindi in servizio, si sarebbe fatto prendere la mano da un botta e risposta su facebook tra alcuni assessori comunali e diversi cittadini che avevano da ridire su delle iniziative e scelte operate dall’amministrazione Cannata. Il dipendente comunale, secondo quanto accertato, si sarebbe intromesso nella discussione in atto, criticando pare gli stessi assessori comunali che dialogavano con altri internauti. A quel punto gli stessi assessori comunali avrebbero fatto nell’immediatezza una verifica, accertando che lo stesso dipendente comunale durante la discussione sul social network, risultava in servizio. Cioè, invece di ottemperare ai propri doveri istituzionali «smanettava» col cellulare. Almeno secondo la versione dell’amministrazione comunale. Sulla vicenda del dipendente comunale assai loquace su «Facebook», contro gli assessori, sarebbe intervenuto appena avuto notizia anche il sindaco Cannata, il quale ha chiesto ai dirigenti e funzionari di effettuare i controlli e verificare se il lavoratore avesse violato il codice dei diritti e doveri degli impiegati comunali. Disponendo, nel caso fosse accertata la violazione, di procedere come regolamento con l’azione disciplinare. Cannata, raccontano al municipio, sulla vicenda pare sia stato abbastanza irritato al punto da dover dire che, “in questo momento c’è tanta gente senza lavoro e chi lo ha deve ritenersi una persona privilegiata che deve ottemperare ai propri doveri”. Al Comune di Avola, insomma, ancora una volta l’amministrazione continua nell’operazione di «colpire» il personale improduttivo.

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