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Noto, Pricone: "L’Infopoint vietato ai disabili"

NOTO. «Le barriere culturali a Noto continuano a sovrastare persino quelle architettoniche». Parole pesanti quelle di Giusy Pricone, la disabile che si muove in carrozzina, alfiere della lotta contro le barriere architettoniche presenti in città e con cui è quotidianamente costretta a fare i conti. Sembrano lontani i giorni in cui – era il 2 aprile 2009 - palazzo Nicolaci dei principi di Villadorata aprì i suoi portoni agli amanti del bello per fare ammirare Tra mille bellezze a colpire fu una grossolanità: la mancanza di un qualsiasi accesso per i diversabili. Cinque anni dopo il problema si ripresenta. Stavolta nell’antica Chiesa della Santissima Trinità dei Cavalieri Teutonici, tra i primi edifici religiosi costruiti in pieno centro storico nella Noto post terremoto, e che presto diventerà il nuovo info point turistico della città. A mandare su tutte le furie Giusy Pricone sono state le dichiarate scelte della direzione dei lavori: l’impossibilità, a causa di gradini, di realizzare un accesso per i diversamente abili. «Sa come si intende superare il problema? - dice Giusy Pricone - Posizionando all’ingresso un campanello a servizio delle persone con problemi di deambulazione. Gran bella cosa. Per l'ennesima volta c’è qualcosa che mi produce un accumulo di risentimento e di amarezza. Da parecchi anni i diversabili ci stiamo battendo, con tutte le nostre forze, per rendere Noto più accessibile e vivibile, per dare concrete risposte a quanti viviamo con difficoltà la città e, al tempo stesso, offrire un servizio alla comunità. I Piani di eliminazione delle barriere architettoniche sono 1992, ma ad oggi poco o nulla si è fatto per risolvere il problema. Eliminare non significa solo rispettare una legge dello Stato, rappresenta piuttosto una conquista civile. Sembra scandaloso aprire un nuovo ufficio pensando che possa bastare un campanello sulla porta: il diversabile sarà servito per strada? Alle barriere architettoniche presenti in città - dice amareggiata Giusy Pricone - aggiungo decisamente quelle culturali». 

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