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Abusivismo a Siracusa, Marchese: "I controlli restano pochi"

SIRACUSA. «L'abusivismo commerciale sta causando la chiusura di decine di attività nella zona centrale della città». Lo ha sottolineato il presidente provinciale di Casartigiani, Michele Marchese che ha segnalato i casi di venditori ambulanti presenti tra viale Teocrito, viale Teracati, viale Tica, piazza San Giovanni, corso Gelone, e piazzale Marconi. «Un fenomeno in aumento perché mancano i controlli - ha spiegato il presidente provinciale di Casartigiani - secondo i dati in nostro possesso che fanno riferimento al primo semestre di quest'anno l'abusivismo commerciale ha superato il 65 per cento in città e riguarda prevalentemente la vendita di alimentari, frutta e verdura, ma anche gli acconciatori e i parrucchieri. Abbiamo anche effettuato un monitoraggio che ha rilevato la chiusura di trenta attività cittadine e presentato una lista di 29 attività abusive al precedente prefetto, ma non si sono visti né i controlli e neanche le sanzioni, che invece sono puntuali e senza alcuna possibilità di riduzione per i commercianti che pagano le tasse e si trovano in ritardo con il pagamento di una qualche rata o contributo Inps o Inail. Insieme alle altre sigle di categoria abbiamo avviato una campagna per contrastare il fenomeno, ma il Comune deve dare risposte ed invece l'attuale amministrazione Garozzo su questo come sui temi di viabilità e igiene urbana resta inadempiente». Per questo nei giorni scorsi il presidente di Casartigiani ha inviato una lettera al sindaco, Giancarlo Garozzo, in cui lo ha invitato ad intervenire per ristabilire le condizioni di vivibilità per commercianti e cittadini. «L'abusivismo commerciale è ormai una piaga visibile a tutti - ha detto Marchese - perché ne è coinvolta l'intera città da Ortigia ad Epipoli, oltre alle stesse zone balneari. All'amministrazione comunale chiediamo di istituire un servizio di controllo dei vigili urbani anche rivolto ad eliminare la presenza dei parcheggiatori abusivi ed intervenire anche sullo stato di degrado delle strade in particolare dell'area di piazza san Giovanni dove mancano le strisce pedonali ed in corso Umberto, dove la pavimentazione realizzata con le basole è caratterizzata da avvallamenti ed è pericolosa per auto e moto». Vi.Cor. 

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