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Muro danneggiato e panchine distrutte, a Portopalo raid vandalico nel parco archeologico

PORTOPALO. Parco archeologico ancora preso di mira dai vandali. Ieri mattina l'area di contrada Punta Cicogna - Scalo Mandrie è stata colpita da atti vandalici: un muro di cinta danneggiato e alcune panchine in pietra distrutte. A lanciare l'allarme sulle condizioni in cui versa il parco è il consigliere comunale del Nuovo Centrodestra, Giorgio Chiaramida. "Siamo costretti a segnalare - ha dichiarato Chiaramida - ancora una volta l'ennesimo gesto vile perpetrato nei confronti del patrimonio pubblico". Ieri mattina, subito dopo la notizia dei danni al parco, il consigliere comunale ha effettuato un sopralluogo assieme all'assessore alle Attività produttive, Giuseppe Cannarella, e al comandante della Polizia municipale, Paolo Lentinello, per fare una stima dei danni. "Non è la prima volta - ha continuato Chiaramida - che ci troviamo davanti a questo scenario: già precedentemente i muri a secco che delimitano il percorso sono stati abbattuti, i vetri dei bagni sono stati infranti, i bagni sono stati saccheggiati, l'illuminazione è stata danneggiata ed, infine, pochi mesi fa la l'imbarcazione dell'associazione "Amanti di Capo Passero", utilizzata per il palio del mare e custodita all'interno di un edificio del parco archeologico, è stata incendiata". Una conta dei danni che rende chiara l'idea delle condizioni dei luoghi e del completo stato di abbandono che ha caratterizzato gli ultimi anni del parco. "Non siamo più disponibili - ha continuato il consigliere comunale Chiaramida - ad assistere impassibili a questo scempio". Però sarebbe attivo un circuito di videosorveglianza dell'intera area, e l'invito del Nuovo Centrodestra è rivolto alle autorità competenti per far luce su quanto accaduto. "Qualora il servizio di videosorveglianza - ha sottolineato Giorgio Chiaramida - non fosse funzionante chiederemo alla società che dovrebbe gestire la struttura il ripristino immediato dei luoghi". Ma c'è di più: il gruppo del Ncd chiederà la rescissione del contratto di locazione alla società che gestisce l'area da anni "per le varie negligenze - ha continuato il consigliere - e per l'incuria del sito. Il parco archeologico realizzato con finanziamento pubblico non può essere abbandonato ai vandali di turno, ma deve essere inserito in un percorso archeologico, culturale e di rivalutazione del territorio che va dalla Fortezza spagnola sull'isola, alle catacombe di scalo mandrie".

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