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A Palazzolo approvata la nuova tassa sui rifiuti

PALAZZOLO. Approvato il regolamento per l'applicazione della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili e quello per la Tasi, la tassa sui rifiuti, per il Comune di Palazzolo. Dopo un rinvio e le polemiche con l'opposizione via libera da parte del consiglio comunale alle aliquote, ma anche alle agevolazioni su questi nuovi tributi. Le scadenze per il pagamento della Tasi saranno la prima rata il 16 ottobre e la seconda il 16 dicembre. Inoltre, come rileva il sindaco Carlo Scibetta, si è cercato di applicare un'aliquota bassa in modo che l'importo di questa tassa venisse a corrispondere con l'Imu sulla prima casa dello scorso anno. "Abbiamo previsto poi - spiega - detrazioni per i figli a carico che vanno dai 10 ai 20 euro, e fissato l'aliquota al 2,3 per mille sulla prima casa, 2,4 per gli altri fabbricati. Inoltre si è voluto agevolare le attività produttive fissando l'aliquota all'1 per mille per gli opifici". Il Consiglio ha anche approvato il regolamento sulla Tari con agevolazioni del 50 per cento per i titolari di attività commerciali, per gli studenti fuori sede con contratto d'affitto, per le case stagionali. La scadenza per il pagamento di questa tassa è stato prorogata al 30 settembre, la prima rata e la seconda invece sarà il 31 gennaio 2015. A dare il via libera ai due provvedimenti è stata la maggioranza, l'opposizione ha invece criticato le scelte adottate dall'amministrazione Scibetta e votato contro. "Esprimiamo il nostro dissenso per quella che sì è un'imposizione dall'alto - spiegano i consiglieri del gruppo "Cittadini attivi per Palazzolo" - ma questa amministrazione ha fatto ben poco per rendere meno dolorosa l'applicazione ai propri cittadini di queste imposte di per sé inique: la Tari noi oggi paghiamo il fatto che questa amministrazione non si è impegnata in una sana gestione finanziaria e progettazione dei rifiuti cercando di abbattere i costi su di essi". Riguardo alla Tasi l'opposizione critica il fatto che l'amministrazione "non è stata in grado - sostengono i consiglieri - di abbattere i costi dell'energia, come l'illuminazione pubblica, pur avendo introdotto la figura dell'energy manager, la cui finalità è proprio quella di gestire razionalmente i consumi energetici". Fe.Pu.

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