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Incendio nella riserva di Avola, sopralluogo ai laghetti: l’area resta inaccessibile

AVOLA. "L'aspetto prioritario per noi è la messa in sicurezza dell'area della riserva colpita e danneggiata dal fuoco. I sentieri del versante di Cava Grande del Cassibile , nell'area di Avola Antica e di accesso ai laghetti, sono intransitabili in quanto pericolosi a causa di possibili smottamenti e frane di pietre e dello stesso terreno. Dopo il sopralluogo tecnico effettuato martedì scorso da un nostro funzionario e un agente tecnico, il quadro che resta dopo l'incendio è desolante. Quindi la sicurezza per i visitatori è prioritaria."
Ad una settimana dal vasto incendio che ha distrutto oltre 94 ettari di macchia mediterranea della riserva naturale orientata di Cava Grande del Cassibile, bruciando la vegetazione del costone di Avola Antica di accesso ai laghetti, ieri è stato il dirigente provinciale dell'Azienda Foreste di Siracusa, dottor Antonino De Marco, a chiarire anche per le aspettative degli ambientalisti, guide turistiche, imprenditori e commercianti della zona montana, la situazione dei danni causati dal fuoco e i tempi di intervento per ripristinare la fruibilità della riserva naturale della zona montana, il cui accesso ai laghetti è chiuso al pubblico dalla settimana scorsa, mentre oggi o domani verrà emanata dalla stessa azienda una ordinanza più completo dei punti di accesso alla stessa riserva. È probabile, per quanto preannuncia il dirigente dell'Azienda Foreste, che uno dei sentieri fruibili e quindi transitabile sarà quello dell'ingresso all'ex centrale Enel (zona Avola Antica) e quello di contrada Scala Cruci sul versante di Canicatini Bagni. In merito ai tempi di intervento per la messa in sicurezza dell'area di accesso ai laghetti, il dottor De Marco è molto chiaro: " quello che posso dire sui tempi dei lavori di messa in sicurezza, è che mi impegno a cercare i fondi necessari per il progetto di messa in sicurezza della riserva. Ma quando arriveranno non posso saperlo ora, considerato la situazione finanziaria della Regione. "Non entrando nel merito delle polemiche, accuse e proteste lanciate sabato scorso nel corso di un incontro al Comune su presunte responsabilità dai responsabili di associazioni ambientaliste, Pro Loco e titolari di attività commerciali, il dirigente dell'Azienda Foreste De Marco, lancia un messaggio: "Se c'è una campagna di sensibilizzazione mi sta bene il confronto costruttivo con il segmento produttivo. Credo che la colpa è complessiva, di un territorio che non ha mai pensato che la riserva può diventare uno sviluppo per il territorio. A me non dispiace che ci sia lo sviluppo, mi interessa che ci sia l'onestà intellettuale. Se vogliamo lo sviluppo del territorio dobbiamo iniziare a rispettare però il lavoro degli altri."

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