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Lavori sulla Siracusa-Rosolini, un rientro da incubo: «Eliminare le barriere»

SIRACUSA. Chilometri e chilometri di fila. Ore in coda per rientrare dopo una giornata di svago al mare e nelle zone di villeggiature. Un copione che non solo si ripete ma che si aggrava ulteriormente. Ne sanno qualcosa le centinaia e centinaia di automobilisti che domenica scorsa sono rimasti imbottigliati sull’autostrada Siracusa-Rosolini nel tratto nei pressi di Cassibile. Un calvario, il solito, ancora, che ha tenuto in ostaggio migliaia di persone, anziani, famiglie con bambini piccoli. Rallentamenti, code e traffico a passo d’uomo a causa di lavori di risistemazione, gli ennesimi, tardivi e a rilento, e la presenza di quelle che vengono chiamate barriere su cui adesso si chiedono immediati interventi di rimozione. Un appello è stato anche rivolto al sindaco Giancarlo Garozzo perchè intervenga immediatamente nelle sedi competenti.

«Quanto accade sull’autostrada per Rosolini ha dell’incredibile - dice il coordinatore provinciale di Articolo 4 Salvo Sorbello - caselli inutili, anzi dannosi, e lavori svolti in tempi inopportuni e con lentezza esasperante. Ho già chiesto al sindaco Garozzo - aggiunge - di far sentire con grande forza la voce di Siracusa, mettendo in atto tutte le azioni possibili, visto che proprio nel nostro territorio si trovano vari, gravissimi intoppi». «Non si possono costringere migliaia di persone a rimanere intrappolate - conclude Sorbello - senza che si stia facendo qualcosa di serio per eliminare le cause di queste code lunghissime e prevedibilissime».

«Quelle barriere sistemate sul tratto autostradale sono un monumento alla stupidità umana» dice intanto il deputato regionale di Nuovo centrodestra Enzo Vinciullo che accusa il Cas e ne torna a chiedere commissariamento e scioglimento. «Siamo ancora una volta dinanzi ad una vergogna firmata Cas - dice Vinciullo - ed a farne le spese sono i cittadini. Occorre restituire all’Anas i tracciati autostradali. E intanto si proceda ad eliminare quelle assurde barriere che servono solo a rallentare il traffico. Senza parlare poi dei lavori in atto che costringono al cambio di corsia. Lavori che si è atteso giugno per iniziarli. C’è quasi da pensare - aggiunge Vinciullo - che si volessero per forza alimentare polemiche e proteste da parte degli automobilisti così da fornire poi un alibi all’impresa per sospendere i lavori». «Dinanzi a tutto questo - ha aggiunto il deputato di Ncd - la gente comincia a pensare che l’autostrada non serva. Tanto che in molti hanno ripreso a ripercorrere la vecchia 114 perchè paradossalmente ti fa impiegare meno tempo per arrivare a destinazione. E dinanzi a quanto accaduto anche domenica scorsa come si fa a sostenere il contrario». Nuovi interventi sulla vicenda sono stati intanto sollecitati anche al prefetto Armando Gradone. E si pone un problema sul piano della protezione civile e dell’emergenza.

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