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Noto, il servizio idrico affidato all’«Aspecon»

NOTO. A Noto torna a farsi vedere l'«Aspecon», la municipalizzata che fino al gennaio del 2009 ha gestito il servizio idrico integrato nel territorio di Noto. Il ritorno alla gestione pubblica dell'acqua, voluto dal sindaco Corrado Bonfanti, che appena una settimana fa ha ricevuto la restituzione degli impianti da parte di «Sai 8» per la conduzione in house del servizio idrico integrato, in questi ultimi giorni ha avuto una forte accelerazione.
Bonfanti, che ha assegnato all'«Aspecon» novanta giorni di tempo per la direzione del servizio, con provvedimento dell'esecutivo comunale, ha anticipato alla municipalizzata la somma di cinquanta mila euro per consentirne l'operatività. E ora, con particolare attenzione, si guarda al prossimo futuro. E non solo in termini di gestione. «Con mia determina - spiega il sindaco - ho provveduto a nominare Salvatore Bianca, attuale capo dell'Avvocatura del comune di Siracusa, commissario straordinario dell'Aspecon. Sarà compito del commissario guidare lo start up aziendale e, in collaborazione con il direttore generale, attuare apportando se necessario le dovute migliorie, il piano industriale aziendale».
Ma non è il solo pensiero di Bonfanti. «Contemporaneamente - annuncia - si tenterà di dare soluzione a un altro importante problema: la salvaguardia occupazionale dei lavoratori dell'ex Sai 8, quattro in tutto, impegnati nel servizio offerto dall'azienda nella nostra città. Subito dopo l'insediamento del commissario saranno avviate le procedure a difesa del posto di lavoro. Non dovremmo incontrare particolari problemi in merito all'utilizzo degli operai ex Sai 8 con un contratto a tempo determinato, in considerazione dell'esperienza maturata e delle buone capacità professionali. Il primo passo sarà quello dell'organizzazione interna con la predisposizione di un accurata pianta organica». Ma è anche sul piano delle tariffe che si giocherà la partita. L'atto iniziale sarà dato da tariffe in acconto con importi accessibili, tra i 100 e i 200 euro differenziati tra utenze domestiche e non, a tutte le famiglie. «Una volta a regime, è naturale - dice Bonfanti - i costi saranno stabiliti in base al reale consumo».

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