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Melilli, il sindaco Cannata sospeso fino al 2015

MELILLI. Melilli continuerà a restare senza sindaco per un altro anno. Lo ha disposto la Prefettura con un provvedimento inviato ieri al Comune e notificato al presidente del consiglio comunale, Salvo Sbona, specificando che gli effetti delle legge Severino che sospende dalle funzioni il sindaco ed altri 4 consiglieri comunali ha effetto dal momento della notifica del decreto prefettizio e scatta quindi dal 17 gennaio di quest'anno, completando i suoi effetti al 16 luglio del 2015. Esclusa così la possibilità di un decorso retroattivo come aveva richiesto il sindaco. Per effetto della legge Severino, è stato sospeso anche l'ex sindaco Pippo Sorbello che era stato eletto consigliere comunale e che ha ricevuto per la stessa vicenda una doppia sospensione prima da parlamentare dell'Ars ora da componente del consiglio. Gli altri consiglieri sospesi sono Nuccio Scollo, Salvatore La Rosa e Sebastiano Gigliuto. Il decreto è stato notificato lo scorso 17 gennaio dal prefetto Armando Gradone e fa capo ad una vicenda che risale al 2007 quando, in vista delle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Melilli, venne presentato un esposto da uno dei candidati a sindaco Gaetano Pitruzzello per la pubblicazione di un opuscolo intitolato «90 buoni motivi per votarci», voluto dalla vecchia giunta presieduta dal sindaco Pippo Sorbello, con Cannata, Scollo, La Rosa e Gigliuto assessori. Pippo Cannata era stato condannato per quella vicenda dal Tribunale insieme ai 4 consiglieri a 4 mesi per abuso d'ufficio ed è stato il primo sindaco in Sicilia ad essere sospeso in base alla legge Severino.
«Sto subendo un'ingiustizia abnorme sia nei contenuti che negli effetti - ha commentato il sindaco di Melilli, Pippo Cannata - sembra inverosimile. Nell'ultimo anno mi ero impegnato per risolvere le vicende relative all'inquinamento di alcuni pozzi di Città Giardino e per l'avvio del depuratore di Villasmundo, ed invece ho ricevuto un attacco che non esito a dire sia politico, per estromettermi dall'azione amministrativa. Resto in ogni caso, anche alla luce dell'apertura del processo di appello in programma il 9 luglio a Catania, fiducioso nelle istituzioni e sono sereno perché ho sempre lavorato per i miei concittadini e per il mio paese. Volevo terminare la mia esperienza politica in un altro modo, ma non è stato possibile». A reggere le sorti amministrative del Comune resta il vicesindaco Arcangela Palmeri.

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