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Droga in casa a Floridia, arrestati madre e figlio

FLORIDIA. Madre e figlio sono stati arrestati dai carabinieri con l'accusa di traffico di droga. Sono ai domiciliari Salvatore Russo, 24 anni, disoccupato, con qualche precedente penale, e Anna Failla, 46 anni, casalinga, incesurata, così come Christian Garofalo, 23 anni, bracciante agricolo, coinvolto, secondo gli inquirenti in questo commercio di marijuana e cocaina. Sono tutti residenti a Floridia e l'operazione è stata conclusa nell'appartamento del ventiquattrenne, dove, al termine della perquisizione, i militari della tenenza di Floridia, hanno rinvenuto ”150 grammi di marijuana, in parte suddivisa in dosi ed in parte avvolta nella carta stagnola, tre grammi di cocaina, divisa in altrettante dosi, ed alcune piantine di canapa indiana ancora nello stadio iniziale di crescita” fanno sapere dalla Compagnia di Siracusa, che ha coordinato le indagini.
Non è stato un controllo dettato dal caso quello concluso dagli inquirenti, che, nelle settimane scorse, avevano messo nel mirino il disoccupato: avrebbe dato nell'occhio a causa di alcune frequentazioni, non propriamente chiare, almeno secondo sostengono alcune fonti investigative. Insomma, Salvatore Russo sarebbe entrato nel libro nero dei militari della tenenza di Floridia, che non ne hanno perso i movimenti, fino a quando è maturata la certezza che dentro la sua abitazione vi fosse una piccolo deposito di droga. Secondo i carabinieri, quel quantitativo sarebbe dovuto finire nelle mani dei tossicodipendenti, probabilmente di Floridia, con il vizio dell'erba.
Quando si sono presentati nella sua abitazione, il disoccupato non era da solo: c'erano la madre ed il bracciante agricolo.
La madre, dalla ricostruzione fornita dalle forze dell'ordine, avrebbe tentato di togliere dalla vista dei carabinieri un bilancino di precisione, una dose di marijuana e del materiale per confezionare la droga, magari per alleggerire la loro posizione ma è stato del tutto inutile: gli inquirenti se ne sono accorti ed hanno posto tutto sotto sequestro. Tra gli aspetti che gli investigatori intendono chiarire c'è sicuramente l'approvvigionamento della droga. Il dubbio è se quei 150 grammi sono stati ricavati da una produzione interna oppure sono stati acquistati da un fornitore. I tre indagati sono stati sentiti ma nelle prossime ore avranno la possibilità di difendersi davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siracusa nell'udienza di convalida degli arresti che si terrà al palazzo di giustizia di Siracusa.

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