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Siracusa: ex «Sai 8», i presidi continuano Appello dei lavoratori a Boldrini

SIRACUSA. I lavoratori dell'ex «Sai 8» in presidio permanente davanti all'ingresso del depuratore di contrada Canalicchio anche ieri. Con loro anche una pattuglia della polizia. I dipendenti licenziati da venerdì si sono organizzati in turni ed hanno deciso di restare presenti davanti alla struttura che è tornata ad essere gestita dal Comune. Cgil, Cisl e Uil vanno così avanti con la protesta dopo la consegna venerdì pomeriggio da parte dei lavoratori di un documento al presidente della Camera, Laura Boldrini. «Siamo preoccupati che questa annosa vicenda - hanno scritto i lavoratori nel documento inviato al presidente della Camera - si stia concludendo nel modo peggiore. Senza un autorevole intervento delle istituzioni e delle amministrazioni ci troveremo senza nè lavoro nè futuro per noi e per le nostre famiglie. Invochiamo il suo autorevole intervento a sostegno della nostra causa». Venerdì sera i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Paolo Zappulla, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò insieme ai rappresentanti di categoria per Filctem, Femca e Uiltec hanno incontrato il prefetto Armando Gradone per chiedere di coordinare un nuovo vertice con i sindaci dei 10 Comuni. Le polemiche però restano ed a sollevarle è il segretario provinciale della Cgil, Paolo Zappulla. «Si è consumata una delle pagine più nere - ha detto Zappulla - per l'amministrazione comunale degli ultimi anni. Il sindaco di Siracusa insieme agli altri nove coinvolti nella gestione hanno deciso di affossare l'intesa raggiunta il 24 maggio con il prefetto, l'unica che consentiva di non interrompere il servizio idrico e mantenere inalterati i livelli occupazionali». Critico anche il giudizio sulla precettazione di alcuni lavoratori per utilizzarli nel depuratore. «Ci chiediamo se il sindaco pensava davvero di poter gestire il depuratore attraverso un'impropria precettazione dei dipendenti, dopo che Sai 8 ha diffidato i lavoratori dal prestare attività per altri soggetti. Ci attendevamo le scuse dopo i fatti che hanno visto coinvolti i vigili urbani con due sindacalisti». Il consigliere comunale di Progetto Siracusa, Massimo Milazzo ha parlato di ”incapacità della politica provinciale”, avanzando dubbi sulla volontà del Comune di affidare nuovamente la gestione del servizio idrico ad una società terza.Vi. Cor.

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