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«Giallo» a Marina di Priolo per una scia di olio

PRIOLO. Allarme rientrato in poche ore tra venerdì e ieri mattina lungo il litorale di Marina di Priolo dove alcuni bagnanti avevano segnalato una scia di olio all'altezza dell'area dove si trova l’ex stabilimento della Cogema. Macchie visibili che hanno richiamato l'attenzione di numerosi bagnanti come Sebastiano Russo che da alcuni anni ha scelto la spiaggia libera di Marina di Priolo per trascorrere le sue giornate d'estate. "Le macchie di olio sono qui da alcuni giorni - ha detto Russo - ed abbiamo allertato i vigili urbani chiedendo un immediato sopralluogo".
Numerosi gli appelli anche da chi con la propria famiglia ha deciso di passare alcune ore tra mare e sole sul litorale priolese. "Vanno effettuati monitoraggi accurati su questo tratto di costa - ha detto un'altra delle bagnanti presenti ieri a Marina di Priolo, Rita Caia - sono ricorrenti i casi di presenza di olio e catrame anche sulla battigia dove giocano i bambini". Fenomeni che sono stati segnalati anche dal circolo priolese "l'anatroccolo" di Legambiente, attraverso il suo presidente Pippo Giaquinta. Da parte dell'amministrazione comunale si ribadisce che non esiste alcune caso di inquinamento su litorale tra l’ex Cogema che davanti l’ex Espesi dove sono stati effettuati una serie di controlli effettuati nell'area indicata dalle segnalazioni e dove non risulta alcun materiale o sostanza inquinante. Ma le polemiche su Marina di Priolo sono state sollevate da Legambiente per quanto riguarda i lavori in corso da alcuni giorni per l'installazione del solarium, quando ormai siamo entrati nel vivo del piano spiaggia varato dall'amministrazione comunale e che prevede una serie di servizi integrati tra trasporti, parcheggio e attività in spiaggia.
"Quel solarium è stato realizzato scavando ad una profondità di quasi un metro - ha detto il presidente del circolo l'anatroccolo di Legambiente Priolo, Pippo Giaquinta - in una zona che ricade all'interno della riserva orientata delle Saline di Priolo gestita dalla Lipu. Per questo insieme con questa associazione abbiamo inviato un documento sia alla Capitaneria che al Comune chiedendo le motivazioni di una costruzione che a nostro parere è regolamentare proprio perché ci si trova in un'area che dovrebbe essere protetta e preclusa allo sfruttamento di massa con costruzioni non idonee come in questo caso il solarium". Su questo punto nessuna replica al momento si registra da parte dell'amministrazione comunale.

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