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Augusta, code e disagi per pagare la Tasi

AUGUSTA. Caos e lunghe file fino a ieri pomeriggio nelle varie banche per pagare in tempi utili il primo acconto della Tasi 2014, la cui scadenza, salvo cambiamento del Governo, è fissata per domani. Tanti i cittadini che, considerato anche il poco tempo dopo l'approvazione dell'aliquota del 3 per mille da parte della commissione straordinaria lo scorso fine maggio, hanno affollato gli istituti di credito per chi era già riuscito ad avere il conteggio della somma da pagare, ma disagi si sono registrate anche nei vari patronati, caf e centro di assistenza fiscale dove non tutti gli addetti sono riuscita consegnare in tempo i modelli F24 con cui pagare l'acconto Tasi. Senza dimenticare che fino a ieri non era neanche possibile calcolare direttamente la somma da pagare sul sito del Comune che è fuori uso da diversi giorni.
E a chi come i sindacati ha chiesto alla commissione straordinaria di posticipare di un mese il pagamento della nuova tassa sui servizi indivisibili che ingloba la vecchia Imu prima casa, la commissione fa sapere che non è competenza del Comune emanare proroghe ma solo "del Governo - fa sapere Francesco Puglisi, uno dei tre commissari e Comune- può eventualmente modificare la legge che prevede due scadenze certe, il 16 giugno e il 16 dicembre. L'ente non può dunque che rispettare la data imposta dal Governo nè ha la competenza giuridica per decidere di non fare pagare la mora a chi non dovesse arrivare a pagare l'acconto entro il 16 giugno. E comunque si tratta di more irrisorie per chi paga in ritardo." Per i contribuenti ritardatari è prevista una sanzione dello 0,2 per cento al giorno. Ma la Tasi non è l'unica tassa da pagare a giugno, oltre all'Imu per seconda casa e altri immobili c'è anche la quarta ed ultima rata della Tarsu 2013 che si dovrebbe pagare entro il prossimo 30 giugno. Rispetto sempre alla tassa sulla spazzatura che, non è ancora diventata Tari, il Comune sta inoltre mandando in questi giorni degli ulteriori avvisi suppletivi per gli anni 2010-2011 e 2012 su richiesta della "Publiservizi" la società che cura il servizio di riscossione dei tributi. Si tratta di 352 avvisi relativi il 2010 per un totale di 127 mila 212 euro, altri 556 per il 2011 per la somma di 181.588 mila euro e 484 per un totale 234 mila e 663 euro che dovrebbero portare nella case dell'Ente un importo complessivo di 543 mila e 465 euro, comprensivo di ex Teca, Tefa e spese.

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