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Fiera senza i bagni a Noto, Bonfanti: «Una dimenticanza»

NOTO. Per due giorni senza bagni chimici mobili: scoppia la polemica per il fastidioso episodio che ha caratterizzato la tradizionale fiera di Pentecoste che anche quest'anno, per motivi di sicurezza, si è svolta a due passi dal Parco Fazello, lungo l'omonima strada. La segnalazione della totale assenza di bagni chimici mobili nel quartiere fieristico che durante il fine settima appena trascorso ha accolto oltre cinquanta bancarelle è finita sul tavolo del sindaco Corrado Bonfanti che ieri mattina, per venire a conoscenza dei dettagli, ha convocato un'apposita riunione. "Sto raccogliendo informazioni per avere un quadro più chiaro e realistico", dice il primo cittadino. "Mi rendo conto che è un problema organizzativo - aggiunge -: la sistemazione dei bagni chimici mobili da sempre è stata prevista con la stessa ordinanza di istituzione della fiera. Una semplice dimenticanza", taglia corto Bonfanti. Una "trascuratezza" che qualche problema ha finito per crearlo. Così senza bagni pubblici ambulanti e visitatori, tantissimi nei due giorni, sono stati costretti a fare ricorso, fino a quando è stato possibile, alla toilette di un vicino caffé. I problemi sono cominciati però quando la cassetta del water è andata in tilt, tant'è che la titolare di una bancarella per far uso del bagno ha dovuto ricorrere ai vigili urbani che l'hanno accompagnata al comando, in via Cavarra, dall'altra parte della città. Ma è tutto l'impianto fieristico ad essere sotto accusa: gli ambulanti non hanno gradito la scelta del Comune di "spostare i mercati in quartieri non adeguati". Un esilio che dura da tempo mentre il sindaco Bonfanti parla di "problema che ci portiamo avanti da tempo, senza mai essere riusciti a trovare un'idonea soluzione. Qualsiasi scelta operata inevitabilmente si scontra con le diverse esigenze: sia chiaro - ammonisce il sindaco - le fiere in quasi tutte le città, per motivi di sicurezza e opportunità, si tengono fuori dai centri. Avremmo voluto attrezzare l'ampio slargo di contrada Zupparda, ma gli stessi ambulanti hanno lamentato la scarsa affluenza di pubblico e, quindi, i pochi affari conclusi. Così abbiamo trovato un giusto compromesso: l'area di via Fazello che seppure limitata bene si presta a ospitare cinquanta bancarelle. Siamo sempre alla ricerca di nuove soluzioni per dare una più decorosa e definitiva sistemazione al mercato. A partire da quello quindicinale del martedì".

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