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Noto, l’eterno cantiere del "Collegio dei Gesuiti"

Da completare rimane l'ultima parte che si allunga dal civico 105 all'ingresso del Convitto Ragusa, tratto di edificio nei cui bassi sorgono varie attività commerciali

NOTO. Barocco, impalcature e turisti: i lavori non finiscono mai. L'immagine dell'imponente collegio dei Gesuiti libero dai ponteggi, lungo il tratto che congiunge il corso Vittorio Emanuele a piazza XVI maggio, è durata poco: appena due settimane. Da qualche giorno tutto è tornato come prima con le impalcature già sistemate a rivestire buona parte dell'imponente edificio: occupano il tratto di marciapiede che, superato il portone centrale della chiesa di San Carlo al Corso, si estende fino alla porta d'accesso di un'attività privata (agenzia viaggi), interessando anche l'ingresso del Liceo Classico "di Rudinì". Un intervento programmato da anni che dovrà portare, una volta completati i lavori, al totale restauro della facciata. "Quello dei Gesuiti da sempre si è qualificato come un cantiere fantasma: l'avvio è stato lento, e poi, tra interruzioni e problemi vari, c'è stata una mancanza di continuità nei lavori. Eppure - dice il sindaco Corrado Bonfanti - la copertura finanziaria c'è da tempo: quasi un milione di euro i fondi disponibili con la legge 433 del 1991". Impalcature con l'estate che si avvicina. "Dopo aver avuto un colloquio con i commercianti di quel tratto di corso - afferma il sindaco - di comune accordo è stato deciso di procedere alla chiusura del tratto che dalla sala riunioni della chiesa di san Carlo arriva fino al civico 109. L'impresa che sta eseguendo i lavori ha garantito che entro la seconda settimana di luglio l'intervento di restauro del prospetto dovrebbe essere completato. Smontati i ponteggi si dovrà decidere se continuare con i lavori anche in agosto o sospenderli fino a settembre. È una scelta strategica che ancora una volta coinvolgerà direttamente i titolari di attività commerciali che si estendono lungo quel tratto di strada". Da completare rimane l'ultima parte che si allunga dal civico 105 all'ingresso del Convitto Ragusa, tratto di edificio nei cui bassi sorgono varie attività commerciali tra cui un caffè-birreria, un negozio di abbigliamento, uno di prodotti tipici siciliani, un laboratorio di ceramica e un'edicola. Nei mesi più caldi dell'anno quando il turismo è di casa nella città barocca le impalcature al corso rappresenterebbero un vero danno per decine di commercianti.  

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