Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Siracusa: Nuovo ospedale, Vinciullo assicura: «Sì del ministero per i cento milioni»

SIRACUSA. Approvata dal ministero della Salute la rimodulazione delle risorse per gli interventi in edilizia sanitaria: confermati i 100 milioni di euro destinati al nuovo ospedale cittadino. A dirlo è il deputato regionale Vincenzo Vinciullo. Il piano è il cosiddetto «addendum», predisposto dalla Regione con 74 interventi per le province siciliane, tra cui la realizzazione del nuovo ospedale cittadino. «Adesso il piano sarà inviato al ministero dello Sviluppo economico - spiega il deputato - che deve trovare le risorse». Per il nuovo presidio, come rileva Vinciullo, oltre ai 100 milioni di euro dello Stato saranno destinati una quota di 10 milioni da parte della Regione e 40 milioni da parte dell’Asp. La rimodulazione delle risorse è senza dubbio una conferma che arriva in un momento delicato dell’iter per il nuovo presidio. Da definire l’area dove costruirlo.
Intanto continua la campagna di sensibilizzazione da parte delle associazioni per la costruzione dell’ospedale: tremila le firme raccolte dall’Avis e dall’Ail. Il presidente dell’Avis comunale Nello Moncada ha messo nero su bianco una richiesta che era stata già fatta nei mesi scorsi: la realizzazione del nuovo presidio non è più rinviabile, viste anche le condizioni strutturali dell’ospedale Umberto I e propone di costituire ”un comitato di controllo e che tutta la procedura ed i provvedimenti adottati dall’amministrazione comunale e dell’assessorato abbiano ampia, completa e tempestiva divulgazione”. La lettera è stata indirizzata al presidente della Regione Rosario Crocetta, all’assessore alla Salute Lucia Borsellino, ai presidenti e ai componenti delle commissioni regionali alla Sanità e Antimafia. Le firme raccolte verranno consegnate al nuovo direttore generale dell’Asp. Moncada sottolinea che la città è l’ultimo capoluogo di provincia a non avere una nuova struttura ospedaliera e sollecita intanto interventi nel presidio di via Testaferrata. «L’elevata vulnerabilità sismica di parti rilevanti dell’”Umberto I” - aggiunge - le sue caratteristiche strutturali inadeguate, l’infelice collocazione in una zona ad alta intensità di traffico e di sovraffollamento costituiscono importanti motivazioni a sostegno della necessità dell’opera e della sua rapida realizzazione”. Riguardo al luogo dove costruirlo l’Avis non si era espressa: purché si realizzasse l’ospedale ogni luogo era adeguato. «Non vorremmo che quanto sta avvenendo in questi giorni - osserva - costituisca motivo di ritardo o, ancora peggio, di mancato intervento e di dirottamento dei finanziamenti previsti. La commissione Sanità riunita al Comune ha evidenziato i ritardi dell’amministrazione sollecitando l’accelerazione delle scelte e delle determinazioni, ribadendo il proprio impegno a sostegno dell’opera».

Caricamento commenti

Commenta la notizia