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Floridia, Misseri: riapriremo presto il cantiere della ss 124

FLORIDIA. «Aspettiamo l’arrivo dei fondi antiracket e poi procederemo al completamento dell’opera». Lo afferma Carmelo Misseri, il titolare della «Sics», vittima il mese scorso di un attentato incendiario che ha polverizzato un mezzo del valore di oltre 500 mila euro. Per quel danno, l’impresa è stata costretta a chiudere, temporaneamente, un tratto del cantiere della Statale 124 tra Siracusa e Floridia ma l’imprenditore assicura che è ormai questione di giorni. «Stiamo aspettando - spiega Carmelo Misseri - l’arrivo del perito, poi procederemo a tappe forzate per la conclusione di un’opera tanto attesa dalla collettività». Nelle ore successive all’incendio è stato creato un ”cordone” di solidarietà attorno a Misseri, che, in passato, ha subito altre intimidazioni ma come assicura lui stesso e le associazioni antiracket non si è mai piegato ai signori del pizzo.
Si è rivolto al prefetto, Armando Gradone, ed è stata così istruita la pratica che consente alle vittime del racket di accedere ai fondi messi a disposizione dallo Stato. «C’è stato - spiega Carmelo Misseri, titolare della «Sics» - un danno patrimoniale non indifferente ma la cosa importante è stata la risposta dello Stato. Le istituzioni sono al fianco delle imprese che si schierano contro queste organizzazioni, capaci di inquinare la nostra economia. Questa gente - dice ancora l’imprenditore - deve capire che lo Stato è dalla parte del cittadino, che deve sentirsi protetto». I lavori, come era preventivabile, stanno creando qualche disagio alla circolazione ed il danno all’impresa, con l’incendio al mezzo, non ha fatto altro che allungare i tempi. Sull’intimidazione ci sono, comunque, le indagini dei carabinieri della Compagnia di Siracusa, al comando del maggiore Paolo Sambataro, che, nelle ore successive all’incendio, hanno prelevato dei campioni per tentare di risalire ai responsabili. Il problema è che non ci sono testimoni nè in quella parte del cantiere ci sono telecamere di sicurezza mentre non ci sono dubbi sui mandanti. Le organizzazioni mafiose, evidentemente, hanno voluto lanciare un messaggio ben preciso all’imprenditore, che, invece, di piegarsi ha deciso di denunciare. «È questa la strada che tutti gli imprenditori devono prendere - dice Carmelo Misseri - e per quanto riguarda i lavori ci rimboccheremo le maniche e consegneremo la strada».

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