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Pd a Siracusa, i renziani chiamano Zambuto Nuova resa dei conti nel partito

Garozzo annuncia l’arrivo del presidente dell’assemblea: toni aspri per i ricorsi scomparsi

SIRACUSA. La partita nel Pd non è affatto chiusa. E soprattutto non sembra destinato a restare un ”caso” solo siracusano. La presenza domani in città del presidente dell’assemblea regionale del partito Marco Zambuto lo testimonia. Gli ultimi avvenimenti, a cominciare dal documento arrivato dalla commissione nazionale di Garanzia e consegnato nella mani del segretario provinciale del partito Carmen Castelluccio ha avuto tutto l’effetto di far riesplodere lo scontro. I renziani siracusani non demordono, e non ci stanno a passare per quella parte del partito che voleva ”violare” le regole del congresso per conquistare una maggioranza che invece continuano a sottolineare, dati alla mano, possiedono già da tempo. E non ci stanno nemmeno a ”dimenticare” le fasi che hanno caratterizzato il tesseramento per il congresso. E questa volta le rivendicazioni dell’area capeggiata dal sindaco Giancarlo Garozzo, renziano della prima ora, rischiano di ”infiammare” l’intero Pd siciliano. Dove tutte le aree che fanno riferimento al presidente del consiglio Matteo Renzi, sono a quanto sembra pronte a scendere in campo e fare quadrato attorno al caso dei renziani siracusani.
Tornando alla carica anche sulla commissione nazionale di garanzia e su un ricorso di cui si sono perse le tracce. Un fatto quest’ultimo che ha maggiormente inasprito gli animi su una vicenda tesa da mesi. L’incontro di domani è stato annunciato direttamente dal leader dei renziani siracusani Giancarlo Garozzo. È fissato per le 12 nella sede del Pd cittadino di via Socrate. E servirà appunto per evidenziare lo stato del Pd in città. Inizialmente si era anche parlato della possibile presenza del vicesegretario regionale del Pd, Mila Spicola.
Da registrare intanto l’ennesimo invito a ”deporre le armi”. Questa volta arriva dal deputato regionale Marika Cirone Di Marco. Che parlando dell’impossibilità alla pacificazione, definisce i renziani «minoranza». E questo è appunto uno dei punti nodali dell’intera vicenda. «Non è però escluso - dice Di Marco - che si possano e si debbano ricercare comunque condizioni di solidarietà politica tali da consentire un dialogo tra le parti ed un confronto sia per la gestione del partito che delle istituzioni».

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