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Dopo due anni Portopalo ha di nuovo una chiesa

PACHINO. La comunità portopalese finalmente ha una "casa" per i fedeli: il 31 maggio del 2013 è stata posta la prima pietra e dopo 365 è arrivato il taglio del nastro. È stata inaugurata ieri mattina la nuova chiesa del paese marinaro, dedicata alla Madonna greca della Misericordia Eleusa. Assieme alla nuova struttura, è stato inaugurato anche il centro dedicato ad Antonio Rosmini. Una festa a cui hanno partecipato tutti gli abitanti del paese marinaro, "scippati" dell'unica chiesa, quella di San Gaetano, a luglio del 2012: fu gravemente danneggiata da un incendio e chiusa per la ristrutturazione. E la nuova chiesa, costata 2 milioni di euro di fondi della Conferenza episcopale italiana, è stata costruita in poco meno di 8 mesi: già a dicembre era pronta ma ci sono voluti alcuni mesi per completare l'opera.

Alla celebrazione c'era il vescovo della diocesi di Noto, monsignor Antonio Staglianò, il sindaco, Giuseppe Mirarchi, il prete, don Gianluca Manenti, e lo storico parroco del paese marinaro, don Calogero Palacino. Ma c'era anche un pezzo di comunità dell'isola di Capo Rizzuto, la cui comunità di fedeli è gemellata con quella portopalese. A rappresentare la delegazione calabrese c'erano il sindaco, Gianluca Bruno, e il parroco, don Eduardo Scordio.

"Sono davvero contento della celerità con cui è stata realizzata l'opera - ha dichiarato monsignor Staglianò -, sia per la chiusura della chiesa di San Gaetano ma anche perché la stessa vecchia chiesetta sarebbe risultata piccola per questa comunità che sta crescendo". Nella nuova chiesa con vista sull'isola di Capo Passero mancano ancora gli arredi, i banchi e le opere d'arte, ma è già stato presentato un progetto alla Conferenza episcopale italiana per recuperare fondi. Oltre alla nuova casa dei fedeli ieri è stato inaugurato anche il centro dedicato ad Antonio Rosmini, che deve essere attrezzato. "Penso che la comunità portopalese - ha continuato Staglianò -, essendo viva ci penserà. Comunque, abbiamo pensato al centro come un luogo di culturale e di spiritualità. Una struttura parrocchiale che vogliamo dedicare a tutti i bisogni della comunità portopalese che sono bisogni materiale, ma anche culturali. Pensare all'impegno di una comunità cristiana al bisogno dei più poveri che non è solo da mangiar ma verità, senso gusto della vita nello stare insieme". Immensa la gioia dei portopalesi, ma la testa va anche alla storica chiesetta di via Lucio Tasca che nel 1930 era un capannone di pescatori. "Il progetto di ristrutturazione - ha voluto precisare monsignor Antonio Staglianò -, sta andando avanti e presto la chiesa di San Gaetano sarà restituita ai fedeli: i lavori saranno completati entro agosto dell'anno in corso".

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