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Augusta, stabilizzazione dei precari: l’impegno della Librizzi

AUGUSTA. Si studia il modo per stabilizzare gli 86 precari in forza al Comune il cui contratto, per quasi tutti, è in scadenza il prossimo 31 ottobre. Di questo si è parlato nei giorni scorsi durante un incontro a palazzo di città tra i sindacati di categoria Cgil e Cisl, una delegazione di lavoratori che da più di 20 anni aspettano di poter avere un contratto a tempo indeterminato con il Comune, il segretario generale dell'Ente, Alberto D'Arrigo e il prefetto della commissione straordinaria del Comune, Maria Carmela Librizzi.

Quest'ultima ha dimostrato una apertura sottolineando che si farà di tutto per mettere i lavoratori nelle condizioni di poter essere stabilizzati. Oltre al problema economico non indifferente per il Comune, cha sta aspettando l'approvazione del piano di riequilibrio finanziario c'è anche da trovare la procedura per gli lavoratori socialmente utili che, essendo a tempo indeterminato, erano stati prima eliminati anche dalla pianta organica del Comune e poi ripristinati dopo le proteste della Cisl-Fp. L'unica certezza al momento è che l'eventuale non riassorbimento degli attuali 86 lavoratori, quasi tutti precari da vent'anni "comporterà la paralisi dell'attività amministrativa" dell'Ente, così come si legge nella relazione che accompagna la "procedura di riequilibrio" presentata dalla commissione straordinaria. Compreso quello del comando dei vigili urbani che, al momento è composto da 33 unità, di cui una ventina sono appunto precari, il cui contratto è in scadenza il 31 ottobre 2014, così come la maggior parti degli altri lavoratori e tempo determinato, che sono sparsi un po' in tutti i settori comunali. Sette di loro sono impegnati in progetti di utilità collettiva (Puc), inquadrati nella categoria C1, a tempo parziale (31 ore settimanali) e in base alla normativa il loro rapporto era scaduto lo scorso 31 dicembre e poi riconfermato. Gli altri 79 ex Lsu sono inquadrati nelle categorie D1 - C1 - B1, con impiego parziale eccetto 21 che sono utilizzati full-time, ovvero 36 ore settimanali. Il loro costo complessivo ammonta ad un milione e 690 mila euro, di cui un milione e 200 mila a carico del bilancio comunale e 489 mila euro finora a carico della Regione.

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