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Servizi idrici a Siracusa, la denuncia: tariffe troppo care

Secondo Sel e il movimento civico, l’aumento è stato complessivamente del 13,40 per cento rispetto alle tariffe del 2012 e del 53,20 per cento rispetto alle tariffe di partenza del 2008

SIRACUSA. Un aumento eccessivo delle tariffe del servizio idrico in provincia, con un trend che sarebbe «addirittura quasi triplicato». A denunciarlo la Federazione di Siracusa di Sel e il movimento «Siracusa volta pagina» che ieri hanno inviato una comunicazione alla curatela fallimentare di Sai 8 ma anche al commissario dell'Ato idrico Mario Ortello. Chiedono chiarimenti sulla tariffa e sollecitano i comuni che hanno consegnato gli impianti a proporre la gestione pubblica del servizio. Questi sono giorni decisivi, infatti, per il Comune di Siracusa, ma anche per Priolo, Augusta, Solarino, Floridia, Noto, Lentini, Buccheri, Portopalo e Pachino per definire la strategia da attuare per la gestione dell'acqua. Solarino, Floridia, Buccheri e Noto non hanno nascosto la volontà di riprendersi gli impianti, forti anche del disegno di legge approvato nelle scorse settimane dall'Ars. Ma l'incognita maggiore riguarda il futuro lavorativo dei dipendenti. Da qui la proposta di Sel e del movimento, di costituire una cooperativa di ex dipendenti. «Si parla ormai da quasi un anno di riassumere il servizio direttamente in seno all'amministrazione comunale di Siracusa - affermano -. Possibile che non si sia pensato a come reperire le risorse necessarie per riavviarlo? Possibile che non si sia individuata una sede idonea per mettere in piedi una struttura tecnico-amministrativa, salvaguardando naturalmente l'attuale livello occupazionale, in grado di fatturare ed incassare direttamente i canoni dovuti dall'utenza nel giro di 30 giorni e di gestire il direttamente il servizio di manutenzione? E se non si è pensato a riorganizzare il servizio idrico, non si può adesso riavviare la gestione comunale, interamente pubblica, commissionando il lavoro tecnico e subordinato ad una cooperativa di ex dipendenti?». In questo modo, secondo i rappresentanti di Sel e del movimento si consentirebbe di salvare l'occupazione. «Una soluzione di questo tipo sarebbe possibile - aggiungono - magari in attesa di una prospettiva diversa ma sempre pubblica».
Le osservazioni continuano poi riguardo agli aumenti tariffari. «Sulla bolletta di acconto del periodo gennaio-marzo 2014 - osservano - è stato applicato l'aumento, con retroattività dal 2013, di tutte le tariffe di acqua, fognatura e depurazione. Tale aumento è stato complessivamente del 13,40 per cento rispetto alle tariffe del 2012 e del 53,20 per cento rispetto alle tariffe di partenza del 2008, a fronte di incrementi Istat del 17,41 per cento circa, e a fronte di investimenti su reti ed impianti pressoché nulli. Chiediamo quindi alla curatela fallimentare di chiarire agli utenti come si sia arrivati all'aumento». 

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