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Portopalo, riaperta la fortezza spagnola

PORTO PALO DI CAPOPASSERO. La fortezza spagnola ieri mattina ha «svelato» i propri segreti. A cinque anni di distanza dall'inaugurazione e dopo decenni di abbandono, il gioiello sull'isola di Capo Passero è tornato a «brillare». Ieri mattina sull'isola è sbarcata Beatrice Basile, della Soprintendenza ai Beni culturali di Siracusa, che ha formalizzato l'apertura della fortezza, assieme a lei c'era anche Antonello Capodicasa, studioso di storia locale. Evitando cerimonie ufficiali. Il circolo «Scieri e muciare» di Legambiente, presieduto da Salvatore Maino, gestirà la struttura in virtù di un protocollo d'intesa siglato proprio con la Soprintendenza ai Beni culturali. Così, dopo i lavori di recupero iniziati nel 2007 e l'inaugurazione in pompa magna del 2009, sono trascorsi cinque anni di «silenzio». «È rimasta chiusa 5 anni - ha sottolineato Basile - per mancanza di personale di custodia: per la quantità di siti, musei e parchi archeologici che abbiamo in Sicilia è altissima». In seguito all'accordo siglato dall'assessorato ai Beni culturali con una serie di associazioni private, tra cui Legambiente, «si è riusciti a superare l'empasse - ha detto Basile - e coordinare un sistema di collaborazione, di aiuto e cooperazione a livello volontaristico, previsto dalla legge ma mai stato attuato, che consente di avere la disponibilità di persone che possono assicurare una presenza». I portopalesi, adesso, cominciano a sfregarsi le mani perché la fortezza spagnola vuol dire turismo. «È richiesta e apprezzata - ha concluso Betarice Basile - anche perché in un contesto naturalistico straordinario: evoca tutto quel sistema di torri costiere che a partire dal 500 e fino al 700 hanno avuto un importante ruolo nella difesa dell'isola, e costituisce uno degli elementi architettonici caratterizzanti della costa».

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