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Avola, centro agro industriale addio: si farà un mercato

AVOLA. Dai "ruderi" di quello che sulla carta doveva essere un Centro agro-industriale, i cui lavori in contrada Risicone sono fermi dalla fine del 1999 e oltre sei miliardi di vecchie lire spese inutilmente, nascerà un'area mercatale per la commercializzazione di prodotti tipici locali con l'obiettivo di incoraggiare l'adozione di modelli agricoli "from farm to fork", dal produttore al consumatore sulla logica del "km zero". Idea e progetto che l'attuale
amministrazione Cannata ha deciso di mettere in atto con la delibera di giunta del 9 maggio scorso, su proposta dell'assessore ai Lavori Pubblici Massimo Grande, con la quale è stato approvato il progetto esecutivo dei lavori "di manutenzione ed adeguamento di alcuni locali e parti di spazi esterni del Centro Agro Industriale", da adibire ad area mercatale per la commercializzazione principalmente di prodotti agricoli tipici locali.

L'amministrazione comunale nell'ottobre scorso, dopo aver inserito il progetto nel Piano triennale delle opere pubbliche, ha partecipato al bando del "Psr -Sicilia 2007-2013 - Psl "Eloro" misura 321, azione 1", che ha come obiettivo il recupero, miglioramento e fruizione di spazi pubblici in grado di ospitare are mercatali da adibire per la commercializzazione di prodotti tipici locali. Progetto che adesso dovrà essere finanziato tramite il "Gal Eloro" nell'ambito della misura "Servizi commerciali rurali". Il progetto esecutivo approvato dalla giunta comunale, redatto dal geometra Corrado Finocchiaro, ammonta a circa 200 mila euro. ”Intendiamo ripartire in questo modo con il Centro Agro Industriale abbandonato da troppo tempo al vandalismo e all'incuria dalle amministrazioni che si sono succedute nel tempo, rendendo inutilizzabile quel poco che era stato realizzato", ha detto sul progetto dell'area mercatale l'assessore Grande, mentre il sindaco Cannata ha puntualizzato "che in questo modo intendiamo dare una opportunità economica agli operatori agricoli per la vendita dei prodotti tipici locali e, contemporaneamente, riqualificare e preservare il patrimonio comunale dal degrado causato dall'abbandono".

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