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Augusta, niente sport dentro al Palajonio: il campo "invaso" dai migranti

AUGUSTA. Son tornati ad occupare il Palajonio di via Bruno Buozzi un'ottantina di migranti minori non accompagnati arrivati con la nave anfibia della Marina militare san Giorgio, che è attraccata sabato pomeriggio al porto, dove fino a ieri erano rimasti tra l'altro anche altri duecento adulti dello stesso gruppo di 976, che non si è riusciti a sistemare altrove. Si sono così di nuovo bloccate le attività sportive degli anziani e quella dei ragazzini della scuola calcio. Agli ottanta migranti -che in realtà all'inizio erano una novantina - per di più somali ed eritrei, si aggiungono gli altri 80 ragazzini sotto i 18 anni, senza genitori sempre dello stesso gruppo che sono stati portati domenica alle ex scuole "verdi" di via Dessiè, dove fino a ieri ce n'erano in totale 230, mentre sale così ad oltre trecento il numero dei minori ospitati ad Augusta. Gli ultimi arrivati al Palajonio hanno raggiunto la struttura sportiva della Borgata, che nei mesi scorsi per 70 giorni a rotazione ne aveva ospitati diverse centinaia e sono stati sistemati dentro il campo di gioco dove sono state allestite delle brandine per la notte. Sette ragazze, invece, di cui una con la varicella, sono rimaste all'ex Plastjonica dove erano state portate però in 26.
Non è mancato qualche momento improvviso di tensione ieri mattina, sedato anche dagli unici due poliziotti che in turno sono chiamati per fare rispettare l'ordine pubblico la tensostatico, sono inoltre dovuti rimane fuori dal cancello i circa cento anziani che, ogni mattina, fanno attività fisica dentro il Plajonio, così come non potranno svolgere la regolare attività calcistica i ragazzini della scuola calcio. Una "storia" già vista che però non si è potuto evitare perchè si è reso necessario utilizzare anche il tensostatico, nonostante la commissione straordinaria abbia fino all'ultimo cercato di evitarlo. Per cercare di finire la stagione ormai agli sgoccioli il gestore della struttura Giovanni Santanello, ha chiesto al comandante della Marina militare la possibilità di usare la palestra "Stampanone" della Marina militare, dove già si allenano i ragazzi della squadra disabili che non hanno potuto effettuare attività al tensostatico. "Ho anche chiesto un aiuto concreto di solidarietà per questi ragazzi alla Esso, ma -ha aggiunto- fino ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta. La cosa grave è che gli stabilimenti della zona industriale non ci danno una mano, come se il problema fosse solo e soltanto degli augustani, e ce n'è bisogno più che mai anche perchè si registra una certa stanchezza del volontariato che opera incessantemente da ottobre, anche se i club service cittadini che fanno anche volontariato qua non si sono mai visti". A dare assistenza ai migranti ieri c'era anche Save the Children che ha distribuito ai nuovi arrivati minori, che nella maggior parte dei casi non sanno neanche dove sono approdati, un foglietto con informazioni nelle varie lingue su dove si trovano, cosa fare per chiedere asilo politico e su quello che potrebbe essere il loro destino, almeno da un punto di vista giuridico, come fa sapere Roberto Lucarelli, componente dell'associazione governativa. Ce.Sa.

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