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Avola, bracciante investito: grave in ospedale

Ha investito con l'auto un uomo alla guida di un ciclomotore ed è fuggito senza prestare soccorso alla vittima, rimasta esamine e in una pozza di sangue sull'asfalto fino a quando sono arrivati i soccorsi del personale di un'ambulanza del «118». È accaduto ad Avola, dove carabinieri e polizia stanno dando la caccia al pirata della strada che ieri intorno alle 5,20 lungo la strada statale 115, in contrada Borgellusa, ha investito un bracciante agricolo di origine marocchina, E.B., 41 anni, residente ad Avola, celibe, abbandonato sulla carreggiata dopo essere stato investito a bordo di un ciclomotore «Sì» Piaggio.
La vittima adesso lotta tra la vita e la morte per le gravi ferite riportate in tutto il corpo, aggravate forse dal fatto che la stessa auto che lo ha investito e fatto sbalzare per oltre trenta metri lo abbia anche travolto. A lanciare l'allarme al «118», qualche minuto dopo l'incidente stradale, è stato un automobilista di passaggio che ha notato il corpo dell'uomo riverso sull'asfalto in una pozza di sangue. L’uomo è stato trasportato dal personale di un'ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale «Di Maria» di Avola, dove i medici hanno riscontrato le gravi condizioni in cui versava il ferito e si sono riservati la prognosi sulla vita. Dagli esami e degli accertamenti effettuati i medici hanno riscontrato la frattura di bacino, delle gambe e della colonna vertebrale, trauma cranico e facciale. Dopo le prime cure del caso i medici del nosocomio avolese nella tarda mattinata hanno deciso di trasferire l'uomo al reparto di Rianimazione dell'ospedale «Umberto I» di Siracusa per sopravvenute complicazioni del quadro clinico.
Ad indagare sul ”caso” sono i carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Noto e i colleghi della stazione di Avola. Indagini a quanto pare difficili dal momento che non ci sarebbero testimoni oculari. Sul posto dell’incidente, durante il sopralluogo, i militari dell'Arma avrebbero rinvenuto e sequestrato dei pezzi rotti di un paraurti d'auto, su cui adesso si stanno concentrando le verifiche. Allo stesso modo rimane poco chiara la dinamica dell'incidente stradale, tranne per il fatto che l'operaio in sella al ciclomotore stava dirigendosi verso Cassibile per raggiungere un fondo agricolo per lavorare alla raccolta delle patate. È certo anche che l'impatto con l’auto che ha colpito da dietro il ciclomotore sarebbe stato molto violento. I soccorritori avrebbero trovato il corpo della vittima ad oltre trenta metri di distanza dal punto in cui si trovava il ciclomotore. L'indagine dei carabinieri punta anche ad individuare eventuali testimoni oculari, utili per rintracciare l’auto pirata fuggita via magari per paura di aver ucciso l'uomo.

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