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Pachino, netturbini senza stipendi incrociano le braccia

PACHINO. Torneranno ad incrociare le braccia lunedì gli operatori ecologici. Gli operai della ditta Busso, che gestisce la raccolta dei rifiuti in regime di proroga, non percepiscono lo stipendio da tre mesi ed hanno disseppellito l’ascia di guerra. Per lunedì 12 maggio, infatti, tutte le organizzazioni sindacali presenti in cantiere hanno proclamato una giornata di sciopero. «Una amministrazione assente – ha dichiarato il segretario provinciale del’Ugl, Paolo Iacono -, che non cura gli interessi dei lavoratori, che non paga i canoni mensili puntualmente all’impresa e così non possono essere pagati i lavoratori. E non siamo nemmeno stati convocati per risolvere la problematica». Per una anomala coincidenza, anche quest’anno il servizio di raccolta dei rifiuti sarà bloccato nel giorno in cui si svolgerà l’Inverdurata, il concorso di mosaici vegetali previsto in via Roma dal 10 al 12 maggio. «Ci scusiamo – ha continuato Paolo Iacono - se per il secondo anno consecutivo i lavoratori saranno costretti a incrociare le braccia in occasione dell’evento, ma non ci possiamo permettere il lusso di percepire uno stipendio ogni 3 mesi: ci sono trentotto famiglie che rischiano il disastro economico. Questo non è possibile e noi sindacati non lo permettiamo, e l’unica arma che abbiamo è fare lo sciopero». Lo sciopero era stato proclamato per il mese scorso, ma è saltato dopo una trattativa con l’amministrazione e un accordo di pagamento che successivamente non ci sarebbe stato. Se.Di.

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