SIRACUSA. Undici avvisi di conclusione indagine per bancarotta semplice e fraudolenta sono stati notificati dalla guardia di finanza nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Siracusa sul fallimento della Sai 8, società di gestione del servizio idrico per la Provincia, dichiarata fallita dal Tribunale nel 2013.
Il procuratore capo, Francesco Paolo Giordano, e il sostituto Marco Bisogni, hanno delegato le indagini alle Fiamme gialle che, si legge in una nota, hanno permesso di appurare come gli «amministratori che si sono susseguiti nel tempo, distraevano i beni della Sai 8 adottando misure ad esclusivo vantaggio dei soci privati». Secondo la tesi dell'accusa, «la gestione finanziaria danneggiava i creditori ed aggravava il dissesto societario imponendo, dal 2010 fino al fallimento, il pagamento di sanzioni accessorie per gli omessi pagamenti all'erario e la lievitazione dei costi di gestione». Per le Fiamme gialle, inoltre, «i componenti del Collegio sindacale, cessavano di evidenziare e rilevare le criticità societarie che pure avevano stigmatizzato nel corso degli anni precedenti» così «impedendo agli amministratori di adottare le necessarie misure per eliminare lo stato di insolvenza».
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