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Prg di Siracusa, Garozzo: «Non vogliamo ingessare la città»

SIRACUSA. «Volumi zero e riqualificazione dell’esistente restano tra i punti fermi della nostra idea di piano regolatore generale». A ribadirlo è stato ieri mattina il sindaco Giancarlo Garozzo intervenenendo al confronto organizzato sulle nuove linee guida per la revisione del Prg. «La città ha perso negli ultimi 10 anni circa 5 mila abitanti - ha detto il primo cittadino - e questo ci pone nelle condizioni di porre un freno alle nuove edificazioni anche perchè la creazione di ulteriori insediamenti urbani significherebbe riorganizzare i servizi e coprirne i costi con risorse di cui non disponiamo».
«Questo non significa però - ha aggiunto il primo cittadino - che intendiamo ingessare il territorio. Il nostro obiettivo è riqualificare l’esistente, recuperarlo, ma anche investire su servizi e strutture come gli impianti sportivi o il nuovo ospedale giusto per dare un esempio». Di ”volumi zero” ha parlato anche il sovrintendente ai Beni culturali Beatrice Basile secondo cui sulla questione «la risposta delle linee guida è ancora timida. «Non vorrei - ha detto Basile - che i volumi zero escono dalla porta per poi entrare da qualche altre parte. Inoltre c’è un ricorso eccessivo al sistema della perequazione. Guardiamo all’esempio di Firenze. Si può scegliere un modello di qualità alto». Per Basile la revisione del Prg fornisce una grande occasione partendo dal fatto che alla luce del mancato incremento demografico la città «non è sottoposta al ricatto del fabbisogno abitativo». Per il sovrintendente «piano paesaggistico e parco archeologico sono la risposta all’identità della città: una città d’arte».


A presentare le linee guida è stato l’assessore comunale all’Urbanistica Paolo Giansiracusa che si è soffermato sulle occasioni ”sprecate” in materia di valorizzazione del territorio e recupero dell’esistente. Giansiracusa è stato ”critico” sui comparti. «Nulla è stato fatto negli anni - ha detto -. Non è stata sistemata una siepe nè realizzato qualcosa per gli anziani o i giovani». Ha poi parlato della necessità di partecipazione dei cittadini a tutti i livelli, e dei due elementi che dovranno caratterizzare lo sviluppo futuro: Turismo e Beni culturali. «Il patrimonio culturale e monumentale - ha detto Giansiracusa - ha un valore se lo si utilizza. I dati riguardanti i flussi turistici sul nostro territorio sono ancora minimi. Occorre fare molto di più». Occhi puntati anche sul porto. «Natura e storia - ha detto ancora Giansiracusa - sono elementi da rispettare». Al confronto hanno contribuito anche Nazzareno Mannino, ingegnere capo del Genio civile. E il dirigente comunale del settore Pianificazione ed edilizia privata Emanuele Fortunato. Ad esprimere il proprio parere anche Legambiente. Per Giusy Mangano e Paolo Tuttoilmondo «è assolutamente sbagliato puntare ancora una volta sulla perequazione urbanistica. Nel recente passato - sostiene Legambiente - Siracusa è stata un laboratorio del sistema perequativo, con risultati disastrosi. Un sistema che ha contribuito in modo determinante al collasso del mercato immobiliare».

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