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Ospedale di Siracusa, è solidarietà tra mamme: coperte e tutine per bimba nigeriana

SIRACUSA. Coperte, ma anche tutine, scarpette, lenzuola e vestitini per una piccola nigeriana, appena nata all’ospedale «Umberto I». Un gesto di solidarietà nel reparto di Neonatologia diretto da Massimo Tirantello, fatto da una mamma di un altro piccolo ricoverato e seguito da altre mamme. Nei giorni scorsi una donna nigeriana, proveniente da un centro di accoglienza della provincia, è stata portata in ospedale perché doveva partorire. Aveva appunto affrontato il lungo viaggio della speranza verso le coste siracusane nell’ultimo periodo di gestazione: giunta al presidio per partorire, non aveva con sé il necessario per vestire e curare la sua piccola. Così mentre il personale del reparto stava cercando di recuperare il necessario, una mamma ha preso dal borsone che aveva con sé una copertina destinata al suo bambino e l’ha donata alla nigeriana. In poco tempo anche altre mamme hanno raccolto tutine, scarpette, indumenti vari e lenzuola per dare alla bimba tutto ciò che potesse servirle. «Questi gesti di solidarietà avvengono spesso - racconta Tirantello - ma questo è stato così particolare e spontaneo da parte di questa mamma e seguito poi da altre». La bimba sta bene ed è stata dimessa dopo tre giorni insieme alla sua mamma. Nel reparto, poi, c’è stato un altro gesto di solidarietà che stavolta ha visto protagonista un’altra mamma, che ha donato all’unità di Terapia intensiva neonatale dieci copertine per le termoculle per i neonati prematuri. La donna, come spiega Tirantello, aveva deciso di regalare qualcosa al personale del reparto in ringraziamento per l’assistenza che aveva ricevuto durante la permanenza nel reparto del suo bimbo nato prematuro. «Da qui la decisione di donare delle copertine per le termoculle, che la mamma ha realizzato - spiega il direttore del reparto -. Questi due gesti di grande solidarietà non devono passare inosservati. Unitamente a Giuseppe D’Aquila, direttore sanitario del presidio ospedaliero, ho predisposto due lettere di ringraziamento indirizzate sia alle mamme che hanno accudito la piccola nigeriana che alla famiglia Amitrano, che si è preoccupata di venire incontro ai piccoli prematuri del reparto». «Da questi gesti di sensibilità - afferma il commissario Mario Zappia - si coglie indistintamente la gratitudine dei pazienti nei confronti del personale sanitario, che con professionalità e competenza si prodiga per alleviare le sofferenze nel rispetto della dignità della persona». Fe.Pu.

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