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Raffica di furti a Solarino, individuata la gang

SOLARINO. Sono stati individuati dai carabinieri i componenti di una banda che si è resa responsabile di una raffica di furti a Solarino. Due di loro sono stati già acciuffati la settimana scorsa e rimessi in libertà dal gip del tribunale di Siracusa poco più di 24 ore dopo il loro arresto, ma i militari della stazione di Solarino, al comando del maresciallo Corrado Sapia, avrebbero degli indizi importanti sul resto del gruppo, sfuggito, per il momento, alla cattura. Le indagini si sono concentrate a Catania, in particolare a San Gregorio, dove, secondo gli inquirenti, risiederebbero gli autori dei furti .Nel corso delle ricerche, i militari, appena sette giorni fa, intercettarono una macchina, con a bordo tre persone, che si dileguò rapidamente. Gli inquirenti tentarono di bloccare il mezzo, senza riuscirci, ma avrebbero visto in faccia quelle persone e dopo avere tracciato i loro identikit hanno chiesto informazioni e soprattutto aiuto ai militari di Catania. Secondo alcune fonti investigative, sarebbero stati identificati e si è scoperto che non sono certo degli stinchi di Santo. Anzi, da quel che sono riusciti ad apprendere i militari, sono pregiudicati che fanno dei furto la loro principale occupazione. Ed avrebbero pure una sorta di tecnica che li renderebbe ”inconfondibili” come è stato appurato dagli investigatori dopo aver sentito alcuni residenti di Solarino. Per verificare se i proprietari sono in casa, la banda farebbe il giro degli appartamenti di una palazzina, bussando ad ogni porta. Un sistema che avrebbero applicato la settimana scorsa in via Bellini, a Solarino, dove un basso sarebbe stato svaligiato da due ladri, entrambi catanesi, bloccati dai militari della stazione prima di caricare la refurtiva nella loro auto. Ad incastrarli sono state le segnalazioni di alcuni abitanti della zona che avevano notato dei volti per nulla conosciuti: uno di loro avrebbe chiamato con il suo cellulare la stazione di Solarino per dare l’allarme. Il suo vicino non c’era e nella sua casa, posta al piano di sotto, c’erano molto movimento. Gli inquirenti erano certi che non erano da soli e quei sospetti sono diventati concreti quando hanno incrociato un’altra macchina con tre uomini a bordo. Il conducente di quell’auto ha pestato il piede sull’acceleratore, puntando decisamente verso l’uscita del paese ma non potevano immaginare di essere stati visti. Le indagini sono tutt’ora in corso e si stanno compiendo degli accertamenti sul conto di questo gruppetto, soprattutto per sapere se quel giorno si trovavano a San Gregorio o a Solarino come ritengono i carabinieri.

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