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Priolo, stipendi arretrati e regole sugli appalti: sindacati in campo

PRIOLO. "Un confronto in Prefettura per mettere fine ai continui ritardi nelle erogazioni dei pagamento ai dipendenti di Set impianti e per regolamentare l'affidamento degli appalti all'interno degli stabilimenti dell'area industriale di Priolo". Lo ha chiesto il segretario provinciale della Uilm, Marco Faranda, che ha segnalato le proteste degli operai ed ha annunciato un piano di mobilitazione che investirà l'area industriale a partire dalle prossime settimane. Sullo sfondo la carenza di commesse di lavorazione, derivante dalla riduzione degli investimenti, ma anche alcune pratiche utilizzate dalle imprese dell'indotto.
Le cifre segnalate dal sindacato restano critiche anche in vista della prossima conclusione dei lavori di fermata alla Esso ed all'assenza di altri interventi grossi di manutenzione previsti, oltre a quello preventivato alla Sasol di Augusta per la costruzione del cogeneratore ed in attesa che l'azienda Rossetti, dia il proprio via libera per gli investimenti su Punta Cugno e Marina di Melilli. In provincia secondo la Uilm il settore ha perso negli ultimi anni 2.500 unità, attualmente in cassa integrazione o mobilità. La stessa cassa integrazione è passata da 900 mila ore a circa 1 milione 200 mila negli ultimi tre anni. "Ci opponiamo - ha spiegato il segretario provinciale della Uilm - alla chiamata di operai in pensione attraverso un metodo che innesca così una guerra con i giovani, ma anche alla prassi delle aziende di chiamare manodopera fuori dalla provincia, che bloccano così ogni residua possibilità per gli operai locali di poter trovare occupazione nelle attività di manutenzione strumentale. Accanto a questo poi ci sono situazioni come quella attuata da Set che ha un organico di 150 operai e che costantemente vengono retribuiti con ritardi medi di 80 giorni". 

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