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Siracusa, «Rapina e sequestro di persona»: 4 condanne

SIRACUSA. La conferma della condanna a sei anni di reclusione ciascuno rimediata al termine del giudizio di secondo grado è stata decisa dai giudici della seconda sezione della Corte d'Appello di Catania a conclusione del processo celebrato nei confronti dei quattro presunti autori di una rapina con sequestro di persona consumata due anni fa ai danni dei proprietari di una villa e della figlioletta di 12 anni in contrada Isola.
Il verdetto è stato pronunciato ieri mattina nei confronti dei fratelli Andrea e Salvatore Deuscit, rispettivamente di 45 e 49 anni, Filippo Nicosia, 44 anni, e Rinaldo Nucifora, 46 anni, difesi dagli avvocati Junio Celesti, Lino Perez, Matilde Lipari e Sebastiano Troia.
I giudici hanno accolto integralmente le conclusioni tracciate dal sostituto procuratore generale Giulio Toscano il quale, dettando la requisitoria, si è distaccato dalle richieste formulate nei confronti degli imputati dal pubblico ministero Antonio Nicastro che, appellando la sentenza di primo grado, ha chiesto la riforma in peggio con un aggravio della pena ricordando che già in primo grado aveva sollecitato una pena di 13 anni e quattro mesi di reclusione per ciascun imputato.
I quattro uomini vennero arrestati dalla Guardia di Finanza in momenti diversi.
Secondo la ricostruzione fatta dalla magistratura, il gruppo, che si sarebbe specializzato nella consumazione di rapine, avrebbe tenuto d'occhio per qualche tempo l'abitazione delle vittime studiando le abitudini dei proprietari ed il momento in cui entrare in azione.
La sera in cui è stata consumata la rapina i rapinatori bloccarono la moglie del proprietario e la figlioletta che erano rincasate prima, mentre il padrone di casa si era intrattenuto a casa di amici per guardare una partita di calcio, e dopo averle immobilizzate e chiuse dentro una sgabuzzino, arraffarono tutti gli oggetti di valore custoditi nell'abitazione. D. Fr.

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