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Pachino: rifiuti, gli operatori in stato di agitazione

PACHINO. Riesplode la protesta degli operatori ecologici. Da oggi i lavoratori della ditta Busso sono in stato di agitazione e per il 7 aprile è previsto uno stop del servizio di raccolta. Le motivazioni della protesta sono legate al mancato pagamento degli stipendi, che non avviene da gennaio scorso. «Siamo tornati in condizioni di disperazione – è stato l’urlo dei lavoratori di cui si è fatto portavoce Tony Iacono, sindacalista della Ugl - , chiediamo rispetto per il lavoro dei ragazzi e delle loro famiglie». La Busso gestisce la raccolta dei rifiuti in città in regime di proroga ed ha anche avviato un contenzioso con l’amministrazione comunale perché è in credito con le casse municipali per oltre due milioni di euro. «Come al solito – ha continuato Iacono – in prossimità di una ricorrenza che dovrebbe essere lieta, come la Pasqua, i nostri lavoratori devono essere quelli penalizzati». Così i sindacati hanno scelto di scioperare lunedì prossimo se non dovessero essere accreditati gli stipendi. «Non possiamo accettare – ha sottolineato Iacono -, una simile situazione, così abbiamo scelto di tornare ad utilizzare metodi più incisivi per far sentire la nostra voce. E ci scusiamo sin da subito con la cittadinanza se la città dovesse rimanere sporca. Penso, però, che i pachinesi capiranno le condizioni in cui versano le famiglie degli operatori ecologici». Ed il sindacalista è entrato anche nel merito del bando per l’assegnazione del nuovo appalto dei rifiuti. Ad oggi, infatti, nessuna ditta si è aggiudicata la gara di appalto. L’unica azienda ammessa a partecipare al bando, la società “Amica” di Campobasso, è stata esclusa poiché non in possesso di due requisiti fondamentali: il documento che accerta la capacità di smaltimento dei rifiuti e l’autorizzazione a potere intervenire in ambiti territoriali fino a 50 mila abitanti. Quindi la gara è da rifare e tutto la scia presupporre che a indirla sarà la prossima amministrazione comunale, dopo il periodo estivo. «Ringraziamo la commissione di gara – ha voluto precisare Tony Iacono -, perché hanno agito con trasparenza e lealtà. Noi siamo contrari ad alcune caratteristiche del bando di gara prodotto dal Comune, soprattutto per i tagli notevoli agli stipendi previsti per i lavoratori e al dimensionamento di livello occupazionale». Essendo saltata la gara d’appalto per il nuovo bando, slittata a dopo l’estate, il Comune potrebbe scegliere una nuova ditta a cui affidare la gestione provvisoria.

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