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Noto, infiorata senza l’omaggio alla Russia

NOTO. La XXXV edizione dell'Infiorata non sarà un omaggio alla Russia. È l'impegno, o forse qualcosa in più, dell'assessore al Turismo del Comune di Noto Frankie Terranova che, incalzato dalle richieste di alcuni consiglieri comunali - in testa Aldo Tiralongo, Pippo Bosco e Salvo Veneziano -, pur continuando a mantenere i rapporti con il Paese transcontinentale, ha modificato il tema della prossima festa di Primavera in programma la terza domenica di maggio. «Alla luce della crisi internazionale sui fatti dell'Ucraina e della Crimea, quando tutti i paesi occidentali riflettono sulle sanzioni da applicare alla Russia, sarebbe stata contraddizione fin troppo stridente renderle omaggio», così Aldo Tiralongo, consigliere del Pd-Rinnovamento per Noto. Una vittoria per buona parte del consiglio che non aveva digerito la scelta (seppure risalente a quasi un anno prima), specie dopo le polemiche che hanno preceduto, accompagnato e seguito il conferimento della cittadinanza onoraria a don Pedro di Borbone delle due Sicilie e Orlèans, duca di Noto. E tra l'onorificenza al discendente di casa Borbone e l'Infiorata che porterà in città otto artisti russi, c'è il anche il conferimento della cittadinanza onoraria al principe Alberto II di Monaco, operazione passata indenne dal voto in aula. L'impegno tra Noto e Russia è tuttavia destinato a proseguire, seppure circoscritto all'operazione turistica che, fra le altre cose, cade proprio nell'anno dedicato al turismo bilaterale Italia-Russia. «È giusto mantenere l'operazione culturale e turistica, così come è opportuno confermare la collaborazione con gli artisti russi, ma sarebbe stato eccessivo omaggiare la Russia con un gemellaggio», dice l'esponente di Pd-Rinnovamento per Noto. Dal Giappone (la scorsa edizione dell'Infiorata fu dedicata allo stato nipponico) alla Russia le contestazioni non mancano: «Nonostante l'esperienza della scorsa edizione della festa della Primavera non sia riuscita, malgrado il turismo nipponico non rappresenti una voce degna di menzione nell'economia cittadina, vogliamo essere ottimisti e pensare che dal prossimo anno i russi abbandoneranno la riviera romagnola per venire a Noto. Ma non possiamo ignorare che le diplomazie di tutto il mondo stanno prendendo le distanze dalla Russia», dichiara Salvo Veneziano (Noto Nostra), che propone di dedicare la XXXV edizione dell'Infiorata, pur mantenendo la collaborazione con i russi, ai temi della non violenza.

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