SIRACUSA. «Da tre settimane la piscina comunale è senza servizi igienici, nessuno ha provveduto ad installare neanche i bagni chimici». La protesta indirizzata al Comune arriva da una delle mamme che accompagna il figlio alla piscina Paolo Caldarella dove a causa del crollo di calcinacci dentro gli spogliatoi, sono rimasti chiusi i servizi igienici e la stessa tribuna. Per poter usufruire dei bagni si può andare nella piscina piccola o in quelli annessi alla tribuna. «Non è questa una soluzione accettabile - ha detto Giovanna D'Amico - si è provveduto ad installare due container dotati di sole sei docce senza alcun servizio ulteriore». A rincarare la dose è anche il delegato provinciale della federazione italiana nuoto, Dario Bongiovanni. «Gli interventi tampone non servono - ha detto Bongiovanni - il Comune si attivi. La piscina grande è frequentata mediamente da 40 atleti ogni ora e ed è senza servizi igienici. Non è dignitoso tenere in queste condizioni l'impianto. E neanche si può pensare di avere risolto tutto installando due container dove tra l'altro l'acqua calda è razionata e non consente a tutti di potersi fare una doccia. La piscina in queste condizioni è a rischio chiusura e siamo stati già costretti a dover rinunciare ad organizzare una manifestazione di nuoto master che sarà ospitata nell'impianto di Comiso». Mercoledì ci sarà un sopralluogo della commissione vigilanza e spettacoli del Comune, presieduta da Francesco Midolo per verificare se esistono le condizioni per l'utilizzo delle tribune mobili installate ai lati del settore giuria. Dal Comune il dirigente del settore Lavori pubblici, Natale Borgione ha chiarito che "è stata realizzata una stima dei danni che si attestano in 100 mila euro per il ripristino delle condizioni di sicurezza di uno dei due spogliatoi e l'impermeabilizzazione della tribuna con un costo non sostenibile dall'amministrazione comunale. Si è deciso di inserirli nel bando del project financing che verrà presentato a fine giugno".
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