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Augusta, area capitaneria di porto: niente parcheggio coperto

AUGUSTA. Non verrà costruito, almeno per il momento, il parcheggio coperto a due livelli che sarebbe dovuto nascere nella zona antistante la capitaneria di porto, visto che i 5 milioni e 827 mila euro, già finanziati dalla Comunità europea, non sono più disponibili.

Si sono, infatti, sforati i tempi imposti nel Po-Fesr 2007/2013 che ha finanziato l’ opera, anche perchè il progetto esecutivo è stato approvato solo qualche settimana fa dalla commissione straordinaria che gestisce il Comune. Lo ha reso noto Vincenzo Vinciullo, vice presidente vicario della commissione “Bilancio e programmazione” all’Ars che ad ottobre aveva chiesto alla commissione straordinaria di trasmettere quanto prima gli atti alla Regione.

«Il progetto esecutivo del Comune che, tra l’altro non è stato ancora trasmesso alla Regione, è arrivato ormai fuori tempo e non è più compatibile con il limite massimo di due anni imposto per realizzare l’ opera che avrebbe dovuto essere ultimata entro dicembre 2015» ha detto sottolineando che il progetto, presentato in una prima stesura anni fa alla Regione, nel settembre dell’anno scorso era stato inserito tra quelli immediatamente cantierabili dopo che la giunta del Governo regionale aveva rimodulato le risorse rimaste ed aveva autorizzato lo scorrimento della graduatoria-Pac finanziando, tra l’altro, anche l’intervento per la sala Randone di Siracusa e la rifunzionalizzazione e riqualificazione urbana dell’ex cintura ferroviaria nel tratto di via Agatocle tra piazza Euripide e via Piave, a Siracusa per un importo di un milione e 910 mila. Anche questi ultimi fondi sono andati temporaneamente persi. Secondo Vinciullo tuttavia esisterebbe ancora la possibilità di realizzare in futuro il parcheggio nell’area dove ogni giorno si svolge il mercato giornaliero, visto che l’intervento era già stato inserito “a cavallo”. «Con una interrogazione che ho presentato ieri mattina, - ha concluso - fornisco al Governo regionale le indicazioni per poter realizzare lo stesso le due opere, già inserite nell’elenco e che possono essere finanziate attingendo ai ribassi d’asta che verranno prodotti da parte degli altri enti che avevano avuto opere finanziate. I ribassi d’asta sono entrati nel Pac e non hanno i limiti temporali imposti dalla Comunità europea».

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