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Priolo, «Danni ambientali alla Ved»: scatta un sequestro

Il legale della famiglia Prestigiacomo, Ettore Randazzo: «Non ci sono avvisi di garanzia né elementi di natura penale»

PRIOLO.  Agenti del Nictas, il Nucleo investigativo di tutela ambientale istituito in seno alla procura della Repubblica di Siracusa, hanno sottoposto a sequestro un'area all'interno dello stabilimento della "Ved srl", Vetroresina Engineering Development, colosso nazionale nella produzione di manufatti in vetroresina con sede a Priolo, di proprietà dell'imprenditore Giuseppe Prestigiacomo, padre dell'ex ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo.
Il provvedimento è stato eseguito ieri mattina e, stando a quanto trapelato dal riserbo eretto dagli inquirenti, si tratterebbe di un sequestro preventivo effettuato per verificare la sussistenza di ipotesi di reato in materia ambientale. In particolare, la magistratura intende accertare che cosa avrebbe provocato un repentino cambiamento morfologico dell'area dello stabilimento e prodotto una specie di "collinetta" all'interno della stessa area. «L'accertamento riguarderebbe gli scarichi delle acque piovane - commenta il legale della famiglia Prestigiacomo, avvocato Ettore Randazzo -. L'ispezione è avvenuta come tante altre di routine. Non ci sono avvisi di garanzia nè elementi di natura penale».
L'attenzione del Nictas si è concentrata su una strana sopraelevazione che, rispetto all'orografia del sito, è apparsa del tutto innaturale. Ulteriori accertamenti dovranno essere adesso condotti per risalire alle cause dello strano avvallamento e accertare la natura delle sostanze presenti nel sottosuolo. Già in passato fu condotta un'inchiesta sulla scorta della denuncia di alcuni lavoratori ma gli accertamenti non portarono alla contestazione di reati ambientali. La Procura di Siracusa non si sbottona e negli ambienti investigativi si limitano ad affermare che gli accertamenti sono appena iniziati. Non è escluso che ulteriori particolari possano emergere nei prossimi giorni.

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