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Augusta, sul lungomare Rossini fogne a cielo aperto

AUGUSTA. Rimane ancora irrisolta la questione degli scarichi fognari a mare che caratterizzano tutto il territorio megarese, privo da sempre di un impianto di trattamento che depuri i reflui cittadini e impedisca di arrivare fino in mare e così può capitare di imbattersi in scarichi a cielo aperto. A sollevare la questione è un residente della Borgata, che segnala lo stato in cui si trova uno dei tanti scarichi che si affacciano al Lungomare Rossini, che da qualche anno è stato riqualificato ed è molto frequentato a qualunque ora del giorno da gradi e piccoli. "Dopo le recenti mareggiate - dice Francesco Armellini- il canalone di scarico fogne, già illegale perché lo scarico è vicino alla civili abitazioni, è stato scoperchiato dalle enorme lastre di cemento che lo coprivano. Mi chiedo ad Augusta di chi è la competenza di controllare e ripristinare la legalità, anche perchè lo scarico si trova a cinquanta metri dall'ufficio tecnico Urbanistico, vicino alla scuola di via delle Saline e a 10 metri da civili abitazioni". Il problema degli scarichi a mare potrebbe essere superato se si riuscisse ad avere gli oltre 30 milioni di euro che da un paio d'anni sono stati assegnati dal Cipe al Comune di Augusta per realizzare la rete fognaria e il depuratore e di cui non si ha più nessuna certezza anche dopo le vicessitudini legate alla "Sai 8", la società che ha gestito fino a sei mesi fa il servizio idrico in provincia che avrebbe dovuto realizzarlo e che da qualche mese è sotto curatela fallimentare. Da parte sua uno dei commissari straordinari che reggono il Comune, Francesco Puglisi fa sapere che l'Ente è pronto a procedere eventualmente "con la gara d'appalto e avviare i lavori se solo l'Ato idrico trasmette al Comune i fondi e la Sai 8 i progetti per gli interventi". Ma secondo il movimento politico culturale "Augusta agli augustani" la commissione straordinaria del Comune avrebbe già dovuto presentare il piano di priorità degli interventi per la realizzazione di opere pubbliche indifferibili per accelerare l'iter. "Il piano per legge deve essere adottato entro i sessanta giorni dall'insediamento della commissione. Lo avevamo chiesto alla commissione senza avere risposta, - dice Francesco Ruggero, il coordinatore- se il piano fosse stato realizzato assieme alla relativa deliberazione esecutiva e inviato nei tempi giusti al prefetto avrebbe potuto attivare la dichiarazione di priorità di accesso ai contributi e finanziamenti riguardanti, appunto, la rete fognaria di Augusta, il collettore da Augusta isola e Borgata al depuratore, lo scarico dell'impianto di depurazione di Augusta, la rete fognaria di Monte Tauro - faro Santa Croce e il progetto di depurazione di Agnone, per un totale di opere pubbliche pari a 31 milioni e 677 mila euro. A questi progetti fognari andrebbero aggiunti quelli riguardanti la località turistica di Brucoli che le passate amministrazioni del partito popolare e poi del partito dei Democratici di Sinistra non hanno previsto".

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