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I computer rubati a Rosolini Commerciante denunciato

ROSOLINI. Aveva piazzato due dei computer, rubati nell’istituto Piero Calleri di Rosolini, ai suoi “clienti”. Sono stati i carabinieri a congelare la compravendita denunciando, con l’accusa di ricettazione, S.A., 23 anni, un commerciante ambulante, che nascondeva nella sua abitazione un proiettore ed 8 dei 20 personal computer portati via dalla scuola.
A scoprirli sono stati i militari della stazione di Rosolini e della Compagnia di Noto, al comando del maggiore Gennaro Micillo, che sono riusciti poi a rintracciare le persone a cui l’indagato aveva venduto la refurtiva, un uomo di 41 anni ed un giovane di 24 anni, entrambi stranieri, che avrebbero fatto un affare, pagando 200 euro per un solo computer. Gli inquirenti, nelle ultime ore, avrebbero avuto delle buone informazioni sul conto del commerciante ambulante ed hanno saputo che aveva nella sua disponibilità quasi metà della refurtiva. Quelle segnalazioni hanno poi avuto una solida conferma mentre, per il momento, non c’è traccia del resto della merce, tra cui un altro proiettore, anche se ci sono dei sospetti nei confronti di una persona, giovane come il ventitreenne. C’è la sensazione che i ladri siano stati informati in modo dettagliato sulla presenza di quei venti pc, dal valore commerciale di circa 12 mila euro, sistemati da poco tempo nell’aula informatica dell’istituto “Pietro Calleri”. Il giorno successivo alla visita del ladri sarebbe dovuto iniziare un corso di formazione ed i carabinieri hanno il sentore che sia arrivata una soffiata. Fatto sta che gli autori del colpo hanno fatto irruzione nei locali della scuola infrangendo una finestra e portando via il “tesoro” in poco tempo. Un lavoro da professionisti ma gli inquirenti sono abbastanza certi che siano persone del posto e quei computer potrebbero ancora essere nella casa di un complice, pronto a ricavarci un bel po’ di soldi con la vendita al mercato nero.
GA. SC.

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