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Siracusa, oltre 350 minori non accompagnati Un corso per formare nuovi tutori

SIRACUSA. Sono trecentocinquanta i minori stranieri non accompagnati ospitati in diverse strutture a Priolo, Portopalo, Floridia e Brucoli, reduci dagli ultimi sbarchi. Si tratta di ragazzi e ragazze che hanno meno di diciotto anni. Questo il quadro generale che emerge dopo mesi e mesi di attività continua a fianco di individui poco più che bambini ai quali può essere data una possibilità di cure, di assistenza per le pratiche mediche e burocratiche, ma soprattutto conforto e attenzione.
«AccoglieRete», prima in Italia, è il sistema di tutela minori che dal 5 agosto ad oggi ha impegnato sul campo 100 tutori: testimone la referente Carla Trommino che ieri, nella sala «Archimede», con l'assessore comunale alle Politiche sociali Liddo Schiavo e il Difensore dei diritti dei bambini, Francesco Sciuto, ha annunciato l'apertura di un corso per «Tutori formati» che serve a dare le giuste indicazioni su come fare, a chi rivolgersi e cosa sapere per accogliere nella propria famiglia temporaneamente e non residenzialmente, fino a tre minorenni. Le informazioni dettagliate si possono richiedere scrivendo via mail a: [email protected].
Sono stati programmati cinque incontri a partire dal 18 aprile fino al 30 maggio, che si terranno nella sede dell'assessorato alle Politiche sociali in via Italia 105. Relatori del corso saranno psicologi, giudici e avvocati: a questi ultimi il compito di spiegare giuridicamente l'istituzione della ”tutela”, sotto tutti gli aspetti. Questo corso nasce ”dall'esigenza - ha sottolineato Carla Trommino - di trovare nuovi tutori perché i centri sono saturi di ragazzi che hanno bisogno di aiuto e per scongiurare il pericolo di fughe”. Questa come altre è una ”risposta ad un'emergenza a livello mondiale - sostiene Sciuto - oltre che ad un nuovo modello sociale e culturale. Accogliere è progettare il futuro e non deve spaventare”. Una figura ”necessaria”, quella del tutore, che va ”promossa e incoraggiata - concordano Trommino, Schiavo e Sciuto - così come l'operato delle associazioni, fortunatamente presenti sul territorio”, realtà indispensabili ad un'emergenza senza fine.

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