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Comune, Princiotta sugli asili nido: «Pronti altri due milioni di euro»

SIRACUSA. Delibere anomale, provvedimenti discutibili, spese non giustificate. Il consigliere comunale del Pd Simona Princiotta passa sotto la lente di ingrandimento la gestione degli impianti sportivi e degli asili nido della città. ”Segnalando” incongruenze e anomalie, chiedendo chiarimenti a sindaco, assessori e dirigenti del Comune. A cominciare dalla delibera di giunta «approvata lo scorso 17 marzo attraverso cui nella sostanza il Comune si prepara a corrispondere ai gestori degli asili nido la somma aggiuntiva di circa 2 milioni di euro per coprire l’adeguamento del vecchio canone agli standard attuali. E per fare i conteggi - ha aggiunto - l’amministrazione si sarebbe anche rivolta ad un consulente esterno. Tutto questo mentre si è continuato a sostenere che tutto sommato la proroga della gestione degli asili nido era più conveniente rispetto ad una gara perchè in questo caso si sarebbe dovuto procedere ad una revisione dei costi». «Ma la gestione di servizi da 4 milioni l’anno - ha detto ancora l’esponente del Pd - non può essere ancora prorogata. Il provvedimento che oggi contesto mi è stato presentato come atto di indirizzo ma per me è una delibera anomala». Sul riconoscimento dei due milioni di euro aggiuntivi Princiotta chiede l’acquisizione del parere legale e vuole capire da dove verranno prelevati i soldi «visto che non si parla neppure di debito fuori bilancio».

Nella conferenza che si è svolta ieri mattina nella sede di «Articolo 1» Princiotta si è presentata con documentazione al seguito: delibere e determine dirigenziali. E non si è risparmiata nel manifestare i suoi dubbi e le sue perplessità anche sulla gestione degli impianti sportivi: campo scuola «Pippo Di Natale» e Cittadella dello Sport. Su cui ha chiesto gestioni trasparenti e niente corsie privilegiate per nessuno. Contestata poi l’ipotesi di ricorrere al «project financing» per la Cittadella. «Le società sono allarmate - ha detto - perchè temono una maggiorazione delle tariffe». Una finestra è stata poi aperta sul caso del campo sportivo di Belvedere, l’unico impianto della frazione, ormai fatiscente ma per cui si chiedono tariffe uguali a quelle di altri impianti. «Sarebbe opportuno - è stato detto - un abbattimento delle tariffe del 50 per cento per i residenti delle frazioni». Un accenno infine alle querele ricevute da ”colleghi” del consiglio comunale.

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